Il Viminale annuncia un nuovo metodo che taglia drasticamente i tempi. Realtà o fantascienza?
Roma – 23 novembre 2009 – Permessi di soggiorno rilasciati quarantacinque giorni dopo la domanda.
Fantascienza per gli stranieri in Italia, abituati ad aspettare anche più di un anno con diritti dimezzati, pur essendo, a rigor di legge, immigrati regolari. Eppure il taglio drastico dei tempi di attesa sarebbe una realtà imminente, secondo quanto annuncia in questi giorni il ministero dell’Interno.
La Direzione centrale per l’Immigrazione, si legge sul sito della Polizia di Stato, ha dato il via a una “nuova metodologia di lavoro” nella gestione dei permessi di soggiorno. Questa “porta alla consegna del permesso di soggiorno nei 45 giorni successivi alla presentazione dell’istanza, salvo i casi che richiedono ulteriori approfondimenti”.
Praticamente la procedura è stata divisa in tre fasi: accettazione, istruttoria e stampa, ciascuna delle quali deve concludersi entro quindici giorni.
“Saranno gli uffici postali a convocare, al momento della presentazione del kit, gli stranieri presso gli uffici immigrazione delle questure italiane entro e non oltre i 15 giorni dalla presentazione dell’istanza. Poi gli uffici immigrazione avranno altri 15 giorni di tempo per acquisire impronte digitali, effettuare fotografie e completare l’istruttoria”. A quel punto, se l’interessato ha presentato tutti i documenti necessari per il rilascio o il rinnovo del permesso, e se non sono saltati fuori problemi giudiziari, “il Poligrafico dello Stato stampa i permessi elettronici in altri 15 giorni” spiega il Viminale.
Quindici più quindici più quindici. In un mese e mezzo arriva il permesso. Sarà vero? Quattro milioni di persone proveranno, prima di credere.
Elvio Pasca