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“Premio nobel per la pace a Lampedusa”

La proposta del giornale della Cei per candidare i cittadini dell’isola al prestigioso premio

Roma – 30 marzo 2011 – Partendo da una proposta di una lettrice il giornale della Cei, Avvenire, ha fatto propria l’idea di candidatura gli abitanti dell’isola di Lampedusa a concorrere al Premio Nobel per la Pace.

Secondo il direttore del giornale, Marco Tarquinio, la candidatura dell’isola non deve destare stupore perché da anni Lampedusa è teatro di un grande esempio di solidarietà “I fatti di questi giorni sono la continuazione di una storia di accoglienza, faticosa, complicata, un po’ contraddittoria e umanamente generosa come tutte le storie vere che si sta scrivendo da anni sulle coste, sui moli e tra le case di Lampedusa”. 

“Quello ai cittadini dell’isola – prosegue Tarquinio – sarebbe certamente un Premio Nobel giustificato. Un Nobel comunitario, eloquente, emblematico e altamente educativo, anche  nei confronti di quegli esponenti politici di casa nostra che si mostrano incapaci di capire che cosa sta accadendo sulle rive meridionali del Mediterraneo e, in qualche caso, fanno mostra di una straordinaria e urtante insensibilità.”

Secondo il direttore del giornale cattolico, sarebbe meglio prendere esempio da “gente semplice” come gli abitanti dell’isola che di fronte ad un’emergenza come quella di questi giorni, continuano a dimostrare grande umanità.

"Se questa volta – conclude il direttore di Avvenire – il Premio Nobel per la Pace andasse a gente così, sarebbe davvero giusto e bello. In questo caso nessuno avrebbe il dubbio di avere assegnato il premio al famoso o al potente di turno"
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