Elvio Pasca
In piazza gli esclusi dalla sanatoria. Una proposta bipartisan è già in Parlamento
Roma – 19 ottobre 2009 – La regolarizzazione ha escluso tutti gli immigrati che lavorano senza un permesso di soggiorno fuori dalle case degli italiani. Centinaia di migliaia di operai, muratori e braccianti sono ancora in clandestinità, esposti ai rigori della nuova la legge sulla sicurezza insieme a chi dà loro lavoro.
Tremila lavoratori stranieri del Coordinamento associazioni laiche e cattoliche e movimenti del casertano hanno organizzato oggi un presidio a piazza Santi Apostoli, a Roma, per chiedere l’estensione della regolarizzazione a chi ha un lavoro, tempi più rapidi per l’esame delle domande d’asilo e un incontro con i presidenti delle Camere e i responsabili del Viminale. Una sorta di “coda” della grande manifestazione contro il razzismo che sabato scorso ha visto scendere in piazza nella capitale duecentomila persone.
All’iniziativa hanno aderito i radicali. ”Abbiamo proposto una legge, firmata sia dalla destra che dalla sinistra, per regolarizzare chiunque abbia un lavoro. Non è lo Stato che deve decidere se legalizzare chi fa un mestiere o no” dice la vicepresidente del Senato Emma Bonino. ”L’impegno – aggiunge – è che la legge venga calendarizzata. Non sarà facile, perché questo e’ un periodo in cui non prevale la ragione ma altro, come i calcoli elettorali. Mi auguro che tutti e due i rami del Parlamento ne discutano”.
Il disegno di legge Bonino ha raccolto oltre cinquanta firme tra i banchi della maggioranza e dell’opposizione e prevede la regolarizzazione per chi ha presentata domanda per i flussi 2007, ma non è riuscito ad aggiudicarsi una quota. Il testo è stato assegnato alla commissione Affari costituzionali alla fine di luglio, ma finora non è stato mai discusso.
Elvio Pasca
