Roma – 21 gennaio 2012 – Il vero traguardo, riforma della cittadinanza e voto agli immigrati, non è ancora a portata di mano, ma intanto la campagna “l’Italia sono anch’io” sta per conquistare le ultime firme necessarie per far arrivare le sue proposte di legge di iniziativa popolare in Parlamento.
Oggi, quarto “D-Day” di raccolta, si tenta di fare il pieno con banchetti e iniziative in tutta Italia. ”Un appuntamento –spiegano i promotori- particolarmente importante per il successo della Campagna. A più di un mese e mezzo dalla scadenza, mancano ormai poche migliaia di firme al raggiungimento delle 50.000 necessarie per procedere al deposito in Parlamento, con la consegna al Presidente della Camera”.
La riforma della cittadinanza proposta da “l’Italia sono anch’io” dimezzerebbe i tempi della naturalizzazione, facendola scattare dopo cinque anni di residenza regolare. La novità principale riguarda però le seconde generazioni: sarebbe italiano chi nasce da un genitore regolarmente in Italia da almeno un anno o da un genitore nato in Italia, ma anche chi frequenta qui un ciclo scolastico o, arrivato quando ha al massimo dieci anni in Italia, vi rimane fino alla maggiore età.
La proposta sul diritto di voto prevede invece che l’elettorato attivo e passivo alle elezioni circoscrizionali, comunali, provinciali e regionali per gli immigrati che risiedono regolarmente in Italia da almeno cinque anni. Per godere di questo diritto, dovrebbero chiedere l’iscrizione ad una lista elettorale aggiunta, come oggi già fanno i cittadini comunitari per le partecipare alle elezioni Comunali.
“L’Italia sono anch’io” è stata lanciata da diciannove associazioni, tra cui Acli, Arci, Caritas, Cgil, Fondazione Migrantes e Sei Ugl. I promotori rilevano con soddisfazione “il favore incontrato dalle tematiche poste al centro della Campagna, il suo radicamento territoriale, con la nascita di tanti comitati unitari in tutta Italia, l’entusiasmo con cui centinaia di volontari si stanno adoperando per la raccolta delle firme, la sensibilità dimostrata dalla più alta carica dello Stato, che ha speso parole importanti a favore della cittadinanza, come pure una parte del mondo della politica e delle istituzioni a tutti i livelli”.
EP