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Questore di Firenze: “Cie servirebbero in tutti i paesi Schengen”

"Noi abbiamo un confine che protegge anche gli altri Stati della Comunità europea” Firenze, 30 agosto 2010 – ”Io ho fatto il capozona di frontiera nel ’98 e da allora penso sempre la stessa cosa: l’Italia ha belle coste e frontiere polverizzate in migliaia di punti. Non vedo perche’ noi i Centri dobbiamo averli solo in Italia e non per la difesa del confine comune di tutti gli Stati che fanno parte di Schengen. Questo e’ un mio pensiero personale”.

Lo ha detto, nel suo primo incontro con la stampa, il nuovo questore di Firenze Francesco Zonno.

”I centri per immigrati – ha sottolineato – non dovrebbero solo, per esempio, essere a Campi Bisenzio (Firenze) ma dovrebbero essere creati piano piano in tutta l’area delle nazioni che hanno un confine comune. Noi abbiamo un confine che protegge anche gli altri Stati della Comunita’ europea”. L’azione di contrasto all’immigrazione clandestina ”va esercitata giorno per giorno con tutte le forze in campo: e’ una situazione di autodifesa – ha affermato poi Zonno".

"Chi e’ qui clandestino e allo sbando – ha sottolineato Zonno – crea problemi a fronte di chi e’ regolare e si avvia all’integrazione. Ho precedenti di capo zona di frontiera, ho fatto per due anni a Udine la frontiera di nord-est, a Lecce, come questore, avevo gli sbarchi degli albanesi, qui a Firenze c’e’ una confluenza di immigrazione clandestina che ci arriva da piu’ parti. Pero’ l’azione sul territorio verra’ fatta costantemente. Le statistiche ci dicono che i nostri provvedimenti di espulsione e di accompagnamento ai Centri per immigrati raggiungono gia’ numeri notevoli. La nostra legge e’ quella e la porteremo avanti”, ha concluso il nuovo questore.

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