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Raid al campo nomadi, due arresti a Torino

Due uomini ai domiciliari e obbligo di firma per altre cinque persone. Parteciparono alla distruzione della baraccopoli della Continassa, dopo che una sedicenne si “inventò” uno stupro da parte di due stranieri

Roma  – 29 giugno 2012 – Carabinieri in azione contro il presunti colpevoli del raid che lo scorso dicembre distrusse un campo nomadi a Torino.

Gli uomini della compagnia Oltre Dora stamattina hanno notificato un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari a due persone responsabili, a vario titolo, di violenza privata, devastazione ed altro, mentre per altre cinque persone è stato notificato l’obbligo di firma. Secondo l’accusa, i destinatari della notifica impedirono l’intervento dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme e con l’aggravante, si legge nel provvedimento, “… per finalità  di discriminazione e di odio etnico, nazionale, razziale o religioso…”.

Il raid scattò il 10 dicembre 2011 durante una fiaccolata di solidarietà per una sedicenne che diceva di essere stata stuprata qualche giorno prima da due “stranieri”. Un gruppo di persone armate di bastoni si staccò dal corteo, fece irruzione nell’accampamento sorto intorno alla vecchia cascina Continassa e, dopo aver minacciato e fatto scappare gli occupanti, distrusse e diede fuoco alle loro baracche.

Dopo il rogo razzista si scoprì anche che le accuse della ragazza erano false. Si era inventata lo stupro solo per nascondere alla sua famiglia di aver avuto un rapporto consenziente con un coetaneo

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