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Rampelli (Pdl): “Preoccupano dati sugli stranieri a scuola”

"C’è disagio di fronte alla presenza sempre più consistente di stranieri nelle nostre scuole" ROMA, 9 dicebre 2008 – "I dati Censis sull’immigrazione segnalano il forte disagio degli insegnanti e delle famiglie italiane di fronte alla presenza sempre più consistente di stranieri nelle nostre scuole".

Lo ha affermato Fabio Rampelli dell’esecutivo di Alleanza Nazionale e membro della commissione Cultura della Camera, in merito ai nuovi dati Censis

"Siamo passati – ha proseguito l’esponente di An – in soli 10 anni, da 60mila a oltre 500mila alunni stranieri, quasi il 7% sul totale degli studenti. E l’istituzione scolastica è stata messa al passo con questa autentica rivoluzione culturale e sociale? Il dati parlano chiaro: no".

"Insegnanti e famiglie – ha aggiunto Rampelli- denunciano una difficoltà di comunicazione e di rinnovamento, denunciando l’impossibilità di costruire un rapporto genitori/scuola, a causa dei problemi culturali e linguistici che si manifestano. Contrariamente a quello che ha affermato fino a oggi la sinistra, il problema è del tutto evidente e rischia di produrre, se non affrontato con concretezza, rallentamenti sia nell’apprendimento, che nel percorso di integrazione culturale".

"Nel legiferare come ha fatto il centrodestra attraverso, ad esempio, le classi d’inserimento, occorre prestare massima attenzione alla realtà e non farsi suggestionare dalle utopie – ha ricordato l’esponente di An – il Censis ci ricorda che l’integrazione non è un teorema e si può raggiungere solo attraverso una razionale organizzazione della scuola, dove ci sia equilibrio tra bambini stranieri e italiani, mentre in alcune scuole primarie si è in presenza di uno squilibrio assoluto, che deve essere corretto con tempestivi decreti attuativi a completamento della legge Gelmini.

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