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Rapporto Unar 2010: “Il 63% dei discriminati sono stranieri”

Discriminazione razziale aumentate del 40% nell’ultimo anno

Roma – 18 marzo 2011 – Da sempre il problema maggiore per le vittime di discriminazione è trovare il coraggio di denunciarle. Secondo L’ultimo rapporto Unar, nel 2010 questa tendenza sembra aver avuto un’inversione di rotta, con il numero di denuncie che è raddoppiato rispetto al 2009.

In vista della giornata mondiale contro la discriminazione razziale, che si svolgerà domenica prossima, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni ha presentato l’annuale rapporto dal quale emerge che le vittime sono per il 63,4% stranieri.

Quasi una segnalazione su quattro (23,3%) riguarda stranieri che provengono dall’Europa orientale e dai Balcani, quelle di persone dell’Africa del nord sono il 20,9%; nel complesso le vittime straniere sono il 63,4% ma solo il 9,7% sono stranieri con cittadinanza italiana. Mentre nel resto dei casi sono italiani,  per questi ultimi le segnalazioni riguardavano altri tipi di discriminazione: di genere,  sessuali e religiose.

Le segnalazioni raccolte nel 2010 dall’Unar sono state complessivamente 766, l’anno precedente erano state 373, quindi c’è stato un aumento del 40%. Circa una segnalazione su due proviene dalle stesse vittime di discriminazione, una su quattro e’ invece direttamente promossa dall’Unar, una su cinque e’ segnalata da un testimone che nella maggioranza dei casi sono italiani (82,2%).

Infine il rapporto Unar evidenzia come la propensione alla denuncia sia maggiore tra le persone con una condizione sociale più stabile: “le vittime infatti nella maggior parte dei casi sono in Italia da più di cinque anni”.

M.I.

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