Il numero uno del calcio mondiale sui cori di ieri contro Balotelli, che hanno spinto l’arbitro a sospendere la partita. Al lavoro la task force per un giro di vite negli stadi di tutto il mondo
Roma – 13 maggio 2013 – "Sono rimasto inorridito nel leggere dei cori razzisti in serie A la scorsa sera. Combattere questo problema e' complesso ma servono le azioni, non solo le parole".
Lo ha scritto il presidente della Fifa, Joseph Blatter, su Twitter, commentando i cori razzisti che ieri a San Siro hanno portato l'arbitro Rocchi a sospendere per 90 secondi la partita fra Milan e Roma. "La task force contro razzismo e discriminazione e' seriamente impegnata ad elaborare un approccio unificato per i 209 Paesi membri della Fifa".
I romanisti hanno bersagliato i milanisti Mario Balotelli, Sulley Muntari e Kevin Prince Boateng con gli ormai soliti ululati già durante il primo tempo. Il giocatore, infastidito, si è rivolto ai tifosi portando l’indice sulla bocca, mentre lo speaker del Meazza è intervenuto due volte ricordando che sono vietate le manifestazioni di razzismo. Quando al’inizio della ripresa i cori sono ripresi, l’arbitro ha fermato la partita, richiamando le squadre al centro del campo.
La task force di cui parla Blatter si è insediata da qualche giorno e individuerà sanzioni più dure contro il razzismo negli stadi e strategie di prevenzione e intervento. Ne fa parte anche il giocatore milanista Kevin Prince Boateng, che all’inizio di gennaio, vittima di cori razzisti durante un’amichevole con la Pro Patria a Busto Arstizio, lasciò il campo per protesta insieme a tutta la sua squadra.
Intanto, la AS Roma è stata sanzionata con cinquantamila euro di ammenda e una diffida per i cori razzisti di domenica sera. Una decisione presa dal giudice sportivo Gian Paolo Tosel, "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, indirizzato continuativamente a tre calciatori della squadra avversaria cori e grida espressivi di discriminazione razziale, inducendo l’arbitro, al 2° del secondo tempo, a disporre la sospensione della gara per circa due minuti onde farli desistere da tale biasimevole comportamento».