Roma – 27 febbraio 2013 – Non si ferma il razzismo negli stadi. Così come la lotta (impari?) contro i suoi paladini. L’ultimo atto? Ieri il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha diffidato e multato con 50.000 euro l’Inter per il comportamento dei suoi tifosi nel corso del derby di domenica scorsa contro il Milan.
I sostenitori nerazzurri, scrive Tosel, “all'11° del primo tempo, all'11°, 15°, 16° e 19° del secondo tempo” hanno “indirizzato grida e cori costituenti espressione di discriminazione razziale ad un calciatore della squadra avversaria”. Inoltre, “al 30° del primo tempo e al 44° del secondo tempo” hanno “indirizzato analoghi cori nei confronti di altro calciatore della squadra avversaria”.
Come sempre il giudice sportivo non fa nomi e non entra nei dettagli. Il riferimento, però, è palese: sta punendo i cori razzisti e i versi scimmieschi regalati dagli interisti a Mario Balotelli e al suo compagno di squadra Sulley Muntari, anche lui di colore. Bestialità accompagnate dalla comparsa nella curva nerazzurra di diverse banane gonfiabili.
All’Inter, comunque, poteva andare anche peggio. Tosel ha riconosciuto delle attenuanti (e qunidi ha inflitto una multa ridotta) alla società di Moratti , perché ha “concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza”.