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Razzismo. “La Polizia decide se fermare la partita”

L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ribadisce le procedure in caso di segnali di razzismo, intolleranza o antisemitismo. E promette più rigore, formazione e prevenzione

Roma – 10 gennaio 2012 – Solo la Polizia può decidere se sospendere una partita di calcio di fronte a cori, insulti, striscioni o altre manifestazioni di razzismo.

Lo ha ribadito ieri l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, l’organo di consulenza istituito presso il ministero dell’interno che riunisce forze dell’ordine e vertici dello sport. Ieri, nel corso di una riunione alla quale ha partecipato anche il Direttore della Federcalcio Antonello Valentini, è stata approvata all’unanimità una determinazione in quattro punti:

1.    Procedure per la sospensione della gara. In presenza di segnali di razzismo, intolleranza o antisemitismo, l’arbitro provvederà, anche su segnalazione dei calciatori, ad investire, tramite il “quarto uomo”, il Dirigente del servizio di ordine pubblico, unico responsabile della decisione di sospendere la gara. Analoga informazione potrà essere data dal rappresentante della Procura Federale, se presente. Lo stesso Dirigente del servizio, in presenza di espressioni di razzismo o intolleranza di particolare gravità, valuterà in ogni caso il non avvio o sospensione dell’incontro – anche a carattere temporaneo – per consentire la diffusione di messaggi di ammonimento per le tifoserie, attraverso i sistemi di amplificazione sonora presente negli stadi.

2.    Formazione del personale ed esercitazioni. Il Coordinatore del GOS – Gruppo Operativo Sicurezza, presente in ogni stadio, organizzeranno periodiche esercitazioni finalizzate a testare il flusso delle informazioni, l’efficacia dei piani di emergenza, nonché la conoscenza delle procedure da parte degli steward e degli operatori delle Forze di polizia. Allo  scopo sopra evidenziato La F.I.G.C., di concerto con le Leghe, si adopererà nelle attività di informazione e formazione sul tema, secondo quanto previsto nei propri programmi, coinvolgendo gli Organismi federali competenti in materia ed i soggetti ritenuti sensibili (es. team-manager, capitani delle squadre, ecc.).

3.    Strategie di rigore. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza diramerà una specifica circolare, nella quale, nel quadro di norme già vigenti, saranno ribadite le procedure sopra indicate e le strategie di assoluta fermezza, finalizzate alla sistematica identificazione dei responsabili ed alla conseguente adozione di provvedimenti DASPO, collegati ai provvedimenti giudiziari emessi.

4.    Iniziative di carattere preventivo. A cura dell’Osservatorio nazionale sulle Manifestazioni Sportive saranno adottate campagne di prevenzione negli impianti, in collaborazione con l’OSCAD – Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori.
L’Osservatorio ha anche evidenziato “come la stagione calcistica corrente sia caratterizzata da una ulteriore flessione degli episodi di violenza, e che anche le manifestazioni di razzismo e intolleranza, da contrastare comunque con forza, assumono carattere episodico e sono sempre riferibili a ristretti gruppi, individuabili prevalentemente tra alcune tifoserie”.
 

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