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Razzismo, padre della scrittice Randa Ghazi pestato per un parcheggio

L’uomo è stato ricoverato con una prognosi di 45 giorni MILANO, 26 giugno 2009 – Ibrahim Ghazi, padre della giovane scrittrice Randa Ghazi, è stato picchiato, nel Milanese, da alcune persone che alla fine gli avrebbero gridato ”vattene al tuo Paese”.

L’uomo, che ha 64 anni e che di professione fa il cuoco, è stato ricoverato con una prognosi di 45 giorni all’ospedale di Garbagnate Milanese (Milano) per una costola fratturata.

Secondo quanto raccontato dai famigliari Ibrahim Ghazi, lo scorso venerdi’, aveva parcheggiato l’auto di fronte a un’officina, a Limbiate (Milano). Sarebbe stato questo fatto, secondo il figlio Rami, a scatenare la rabbia del limbiatese Roberto G., che avrebbe detto a Ghazi di ”andarsene” colpendolo poi quando e’ tornato a ritirare la vettura.

”E’ la prima volta che mio padre, che ha la cittadinanza italiana e vive qui da oltre vent’anni, subisce un’aggressione razzista – spiega Rami Ghazi – E’ rimasto sorpreso, e ora di certo sarà più diffidente”.

"Non mi sta bene che si generalizzi parlando di extracomunitari, quindi non lo farò per i milanesi – ha spiegato la scrittrice. Sono preoccupata. Sono cresciuta in una scuola dove ero l’unica scura e mi sentivo uguale agli altri. Oggi percepisco la gente che mi sente diversa. Qualcosa è cambiato. La scorsa settimana ero in treno, tenevo il posto per mio fratello, un’anziana mi ha detto che non potevo e che se non conoscevo le leggi italiane dovevo tornare al mio paese. Ma io sono italiana".

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