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Razzismo in PSG-Basaksehir: grazie a una telefonata Demba Ba e Coltescu si sono chiariti

Tutto è bene quel che finisce bene. Tra il giocatore senegalese Demba Ba e l’arbitro Coltescu ora regna la pace dopo il presunto episodio di razzismo avvenuto durante la partita di Champions PSG-Basaksehir. I due, infatti, si sono sentiti e chiariti durante una telefonata, avvenuta grazie all’intervento dell’ex centrocampista del Senegal Ousmane N’Doye.

Razzismo in PSG-Basaksehir, il giocatore e l’arbitro si sono chiariti

Demba non ha mai detto che si sia trattato di razzismo” quanto avvenuto durante la partita tra PSG e Basaksehir. “Ha solo pensato che Coltescu non avrebbe dovuto usare la parola ‘nero’ in uno stadio. Coltescu ha capito”, ha spiegato l’ex giocatore N’Doye. “Mi hanno chiamato entrambi dopo essersi sentiti. Sono rimasti colpiti dalla conversazione che hanno avuto. Io sono un sostenitore della pace, sono sicuro che si sia trattato di ul malinteso. Conosco i romeni, non ho mai avuto problemi di razzismo quando ho giocato là. So che Coltescu non è razzista”, ha aggiunto poi N’Doye. Dopo una serie di proteste nei confronti dell’arbitro, infatti, Coltescu, riferendosi al viceallenatore del Basaksehir, il camerunense Webo, lo aveva definito “negro”.

In realtà, in romeno la parola “negro” significa “nero”, e non ha un’accezione dispregiativa.

In ogni caso, al 14esimo minuto del primo tempo la partita tra PSG e Basaksehir è stata sospesa per l’episodio di “razzismo”. Demba Ba, infatti, si è reso protagonista della protesta contro il quarto uomo, l’arbitro Coltrescu. A quel punto i turchi hanno immediatamente scelto di abbandonare il campo, seguiti poco dopo anche dai padroni di casa, in segno di solidarietà. La vicenda è stata condita anche dall’intervento del presidente turco Erdogan, il quale ha subito condannato le parole dell’arbitro additandolo di razzismo. Inoltre, pare sia stato proprio lui a fare pressione sui giocatori della squadra di Istanbul perché lasciassero il campo.

Erdogan ha chiesto l’intervento della Uefa

La partita è stata ripresa il giorno successivo, e prima del fischio di inizio i calciatori e gli arbitri si sono inginocchiati al centro del campo nel gesto del “Black Lives Matter“. Pare inoltre che proprio il presidente della Turchia Erdogan sia stato tra i primi a chiedere un severo intervento della Uefa contro Coltrescu. Così, l’Unione europea delle federazioni calcistiche europee ha deciso di aprire un’inchiesta, della quale però oggi non si sa ancora nulla. Si può supporre, tuttavia, che la telefonata tra i due per chiarire il caso di razzismo in PSG-Basaksehir possa alleggerire la posizione dell’arbitro.

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