Roma – 23 ottobre 2012 – “È ormai ineludibile portare avanti la normativa che ho proposto da tempo per colpire i siti razzisti che si trovano all’estero e i loro frequentatori abituali”. Così il ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi ha commentato “i nuovi, inaccettabili insulti razzisti” apparsi su Stormfront.org contro l’assessore per le Politiche culturali, giovanili e per le pari opportunità dell’XI municipio di Roma Carla Di Veroli.
Di Veroli è stata attaccata sul sito razzista in quanto “femminista convinta”, “omosessualista sfegatata”, perché “coccola negri e antifascista”, e per il suo no a intitolare una via della Capitale a Giorgio Almirante, storico segretario del partito di destra Movimento Sociale Italiano. Su Stormfront viene insultata anche la memoria di sua zia Settimia Spizzichino, unica donna sopravvissuta al rastrellamento del ghetto di Roma del 1943, definita “ennesima olomiracolata”.
Riccardi, insieme al ministro della Giustizia Paola Severino, sta lavorando a nuove norme che permettano di “spegnere” i siti web razzisti e di punire i loro utenti. ”Come ha sottolineato anche il presidente del Consiglio Monti alla Sinagoga di Roma lo scorso 16 e’ necessario fermare il prima possibile questa catena di odio su Internet, che avvelena le coscienze e che, come e’ accaduto anche di recente, rischia di alimentare atti di gravissima violenza”.
Un giro di vite appoggiato anche dal ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, che ieri ha aspresso la propria solidarieta’ e vicinanza a Di Veroli, vittima di ”inaccettabili insulti antisemiti diffusi sul web”. ”E’ importante – ha detto la titolare del Viminale- non abbassare la guardia e continuare a combattere senza mezzi termini gli autori di questi atti di violenza perpetrati attraverso siti internet”.