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Razzismo: Vittima, il 37% degli immigrati in Europa

Uno studio mostra i livelli di intolleranza razziale nell’Ue. I più discriminati rom e africani

 

Roma – 23 aprile 2009 – Nell’Unione Europea le discriminazioni razziali contro immigrati e minoranze etniche sono più diffuse di quanto mostrino i dati ufficiali, secondo uno studio dell’agenzia Ue per i Diritti fondamentali (Fra) di Vienna condotto su un totale di 23.500 persone. In particolare, il 55% degli immigrati e delle minoranze interessate dall’indagine della Fra ritiene che la discriminazione basata sulle origini etniche sia diffusa nel paese in cui vive e il 37% afferma di avere subito personalmente discriminazioni negli ultimi 12 mesi.

Il 12% è stato personalmente oggetto di crimini razziali nell’ultimo anno. Tuttavia, l’80% di queste persone non ha segnalato l’incidente alla polizia. Sottolineando che il rapporto mostra quanto sia realmente ampio il fenomeno del razzismo e della discriminazione in Europa, il direttore dell’agenzia, Morten Kjaerum, afferma che i dati ufficiali sul fenomeno "sono solo la punta dell’iceberg".

Per uno degli autori dello studio, Jo Goodey, è diffusa tra gli immigrati della Ue che sono vittime di discriminazioni la sensazione di impotenza e di rassegnazione e la gran parte di loro non sa a chi rivolgersi per ottenere il rispetto dei propri diritti. "Si registra un diffuso senso di disperazione perchè nulla accadrà e perchè queste cose accadono sempre", afferma Goodey.

I più elevati livelli di discriminazione sono stati segnalati dai rom dove un intervistato su due afferma di aver subito discriminazioni negli ultimi 12 mesi. Elevati livelli di discriminazione sono anche stati citati dagli africani subsahariani (41%) e dai nordafricani (36%). Secondo Kjaerum, in conclusione, ”i dati dimostrano che la discriminazione e i crimini razziali sono un’esperienza quotidiana per i rom", un gruppo "con i più elevati tassi di disoccupazione e i minori livelli di istruzione" e la cui esclusione sociale "deve urgentemente essere affrontata".

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