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Razzisti contro Obama: “Scimmia”

Fotomontaggio del Tea Party ritrae il presidente come uno scimpanzè. Huffman: "E’ razzismo"

Roma -19 aprile 2011- Grandi polemiche sono scoppiate in questi due giorni negli Stati Uniti dopo che è stato diffuso questo fotomontaggio che ritrae il presidente Obama come il figlio di una coppia di scimpanzè.
 
La responsabilità di questa trovata politica è stata della repubblicana Marylin Davenport, che ha fatto circolare la foto per mail con la didascalia "Ora si capisce perché non esiste certificato di nascita".

La Davenport è una dei membri ultraconservatori del Tea Party ed il suo gesto si inserisce nella lunga lista di attacchi rivolti al primo presidente di colore nella storia americana. In particolare negli Usa c’è una frangia ben nutrita di conservatori che da sempre hanno messo in dubbio l’origine americana del Presidente e che, in previsione della corsa alle nuove elezioni presidenziali statunitensi, sono tornati a far sentire la propria intolleranza. 

Di tutt’altro tipo fu invece l’attacco del 2007, sempre rivolto al presidente Obama, quando l’inquilino della Casa Bianca fu di nuovo vittima di un fotomontaggio che lo immortalava nudo insieme al segretario di stato Hillary Clinton, sulla copertina della rivista Radar. 

La trovata della Davenport non è dunque il primo degli attacchi rivolti ad Obama e sicuramente non sarà l’ultimo ma di certo non è passato inosservato, tanto che Alice Huffman, presidente della principale organizzazione per la difesa dei diritti dei neri americani la NAACP, ha condannato duramente il fotomontaggio e ha definito la Davenport “una razzista” e ha anche chiesto le sue dimissioni.

Nella serata di ieri sono arrivate le scuse rivolte al presidente Obama da parte dell’esponente del Tea Party che però non ha parlato di dimissioni ma ribadendo: “Mi ritengo una cristiana imperfetta – ha detto la Davenport –  e cerco di dare il meglio di me per onorare il Cristo. Prometto di non rifare lo stesso errore e chiedo scusa a chi si è sentito offeso dalla foto. Tutti sanno che non sono razzista. Ho persino degli amici neri.”
 

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