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Reato di clandestinità. Grillo lancia un referendum lampo online

Gli iscritti chiamati a decidere se abolire o no il reato di ingresso e soggiorno irregolare in Italia. Solo 7 ore per votare via internet, la notizia pubblicata a urne già aperte. Polemica tra i senatori del M5S: "Così non si fa"

Roma  -13 gennaio 2014 – “Domani 14 gennaio sarà votata in Senato la legge sulle "depenalizzazioni" che ha al suo interno la disposizione che abolisce il "reato di clandestinità". Si chiede a tutti gli iscritti certificati al 30/06/2013 il parere vincolante sul voto che il Gruppo Parlamentare del Senato dovrà esprimere sul "reato di clandestinità".

È quanto si legge oggi su www.beppegrillo.it, il blog del leader del Movimento 5 Stelle. Una chiamata a un referendum online per gli iscritti al M5S. “ll sistema di votazione – spiega il post – sarà attivo oggi lunedì 13 gennaio dalle ore 10:00 alle ore 17:00. Gli iscritti certificati possono accedere al sistema di votazione qui. I risultati saranno comunicati ufficialmente sul blog alle 18.00”.

È l’ultimo atto di una querelle interna al M5S iniziata lo scorso 9 ottobre, quando un emendamento presentato dai rappresentanti di M5S in commissione giustizia al Senato inserì l’abolizione del reato di clandestinità nel disegno di legge delega sulle pene detentive alternative al carcere. Mossa sconfessata il giorno dopo dal leader Beppe Grillo e dall’ideologo Gianroberto Casaleggio, che parlarono di “errore nel metodo che nel merito”.

“Non si decide in 4 o 5 su una cosa così, deve essere oggetto di un referendum" spiegò qualche tempo dopo Grillo, dopo un incontro con i suoi senatori a Roma. E allora eccola qua la consultazione tra gli iscritti sul reato di clandestinità, con tempi strettissimi, appena sette ore, e, soprattutto, senza alcun preavviso.

Un metodo che solleva perplessità anche tra le file del Movimento. Il senatore M5S Francesco Campanella denuncia sul suo blog di aver ricevuto la mail per votare solo alle 10.10, a urne già aperte. Tra l’altro, su www.beppegrillo.it la notizia risulta essere stata pubblicata solo alle 10.37 di stamattina.

“La "vicenda del reato di clandestinità – scrive Campanella  – è stata gestita dal blog in modo discutibile. Non è così che va gestita la democrazia diretta. La vita delle persone non è un videogioco nè una battuta da condividere sui social media. Il blog gestito così diventa un'arma nelle mani di qualcuno che si è convinto di poter gestire più di 150 parlamentari con strategie di organizzazione di rete aziendale. Togliamo quella pistola a Casaleggio! Il M5S è un fenomeno troppo serio per essere gestito in questo modo!"

Critico anche il senatore M5S Lorenzo Battista. "Penso – scrive sul suo profilo Facebook – sia giunto il momento di dire BASTA a questa gestione del blog/portale/sistema operativo (chiamatelo come vi piace). Invito caldamente l'autore di questo ennesimo condizionamento esterno a rivedere insieme al gruppo parlamentare il modus operandi o lasciare a una rappresentanza più democratica e partecipativa la gestione dello strumento informatico/informativo del M5S".

Intanto Pina Picierno, responsabile legalità del Partito Democratico, ritiene "incredibile che Grillo non abbia un pensiero su un tema cruciale quale il reato di clandestinità e affidi ad uno pseudo sondaggio in rete la vita di tante persone. Grillo – aggiunge – si assuma la responsabilità di dire se sia a favore di una delle norme più assurde e conservatrici che mai il centrodestra abbia partorito in questi anni. Una legge che mortifica la dignità e i diritti delle persone e che considera gli immigrati alla stregua di veri e propri delinquenti".

EP

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