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Reddito di cittadinanza per i poveri. Maroni insiste: “Immigrati esclusi”

Il sussidio dovrebbe partire in Lombardia dal prossimo ottobre. Il governatore leghista: "Solo per cittadini italiani ed europei"

 
Milano – 10 giugno 2015 – Il reddito di cittadinanza in Lombardia? Ancora non è chiaro come sarà fatto (un assegno da 700 euro al mese?) e quanto bisognerà essere poveri per aggiudicarselo, ma una certezza c’è: non aiuterà gli immigrati.
 
Confermando ieri davanti al consiglio regionale l’intenzione di introdurre il nuovo sussidio a partire dal primo ottobre, il governatore Roberto Maroni lo ha ribadito: “Ho parlato di reddito di cittadinanza perché è rivolto solo ai cittadini, ovvero coloro che hanno cittadinanza italiana ed europea”. E ha cercato una sponda nell’Ue, in genere poco simpatica al leghista: “Questa sono le condizioni previste dal Fondo Sociale Europeo, e quindi questa misura non coinvolge coloro che non hanno la cittadinanza”. 
 
Eppure, sono proprio  le direttive europee ad equiparare a italiani ed europei, nelle prestazioni sociali, i cittadini extracomunitari titolari di un permesso di soggiorno che consente di lavorare. Anche il requisito dell’ anzianità di residenza nella Regione, che è una delle ipotesi ventilate in queste settimane, in altri casi simili è già stato dichiarato incostituzionale dalla Consulta.  Se davvero gli immigrati verranno esclusi dal reddito di cittadinanza, la questione verrà quasi sicuramente portata davanti a un giudice, come ad esempio già minacciano le associazioni Asgi e Avvocati per Niente.
 
Maroni non sembra curarsene.  “Metteremo complessivamente 250 milioni per coprire il reddito di cittadinanza dal primo ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, sono soldi che vogliamo spendere bene e spendere tutti per aiutare coloro che sono in difficoltà e sono tanti anche qui in Lombardia. A queste risorse vanno aggiunti i 227 milioni del Fondo Sociale Europeo, spalmati però sui sei anni dal 2014 al 2020, e tutte queste risorse ci permettono di effettuare un intervento molto incisivo” ha spiegato ieri.
 
Quindi, tanto per chiarire, ha rivolto “un invito a tutta l’assemblea per uno sforzo comune, con l’obiettivo di trovare soluzioni innovative per chi ha la cittadinanza italiana ed europea”. 
 
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