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Reddito di emergenza e reddito di cittadinanza: tutte le novità del Dl Sostegni

Roma, 24 marzo 2021 – Nel nuovo Decreto Sostegno è stata inserita la proroga del reddito di emergenza ed è stato confermato il reddito di cittadinanza. Che differenza c’è tra i due? Quali sono i requisiti per richiederli e ottenerli? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, aggiungendo le novità aggiunte dall’ultimo intervento governativo.

Reddito di emergenza e reddito di cittadinanza

Il reddito di emergenza e il reddito di cittadinanza sono due indennizzi volti ad aiutare i nuclei familiari che stanno vivendo situazioni di particolare difficoltà economica. Il primo, nello specifico, è stato intodotto dal governo Conte bis per fronteggiare le condizioni critiche causate dalla pandemia. Con il Decreto Sostegno entrato in vigore ieri, poi, è stato rinnovato per altre tre mensilità: marzo, aprile e maggio 2021. E’ destinato a quei nuclei familiari nei quali i componenti, al momento, sono senza reddito e non percepiscono altri sostegni economici. Per ricevere il reddito di emergenza, infatti, è necessario non percepire altri indennizzi. L’unica eccezione di compatibilità si verifica con la Naspi scaduta tra luglio 2020 e febbraio 2021, ma solamente nel solo caso in cui i titolari abbiano un reddito ISEE inferiore a 30mila euro.

Inoltre, i componenti del nucleo familiare non devono aver ricevuto alcuna indennità compresa nell’articolo 10 del nuovo decreto. Si tratta di quelle rivolte ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo o dello sport. I beneficiari, poi, non devono essere titolari di un contratto subordinato. Un’eccezione si verifica se si tratta di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità, una collaborazione coordinata e continuativa, la pensione diretta o indiretta. L’indennità, infatti, è cumulabile solo con l’assegno ordinario di invalidità o prestazioni analoghe.

Quali sono quindi i requisiti per richiedere il reddito di emergenza? Innanzitutto, è obbligatorio avere la residenza in Italia. In più, il reddito familiare a febbraio 2021 deve essere inferiore all’importo riconosciuto come reddito di emergenza con soglia incrementata di un dodicesimo del valore annuo di locazione, come da dichiarazione ISEE, per le famiglie che vivono in affitto. L’ISEE deve essere inferiore a 15mila euro e il patrimonio mobiliare familiare 2020 deve essere inferiore a 10.000 euro. A questi si aggiungono 5.000 euro per ogni componente successivo al primo entro un massimo complessivo di 20.000 euro. Nel caso in cui però ci fossero componenti con disabilita grave o non autosufficienti, allora il valore massimo si alza a 25.000 euro. 

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A quanto ammontano gli indennizzi e come richiederli

Il reddito di cittadinanza, a differenza del reddito di emergenza, è un’indennità rivolta alle persone disoccupate o a colore che hanno un lavoro saltuario e detengono un reddito ISEE inferiore ai 9.360 euro annui. Anche qui, però, valgono i requisiti patrimoniali. Quest’anno, nel 2021, poi, se avviene la stipula di uno o più contratti di lavoro subordinato a termine comporti un aumento del reddito familiare fino al limite massimo di 10.000 euro all’anno, il beneficio economico è sospeso per la durata del rapporto di lavora, ma fino a un massimo di sei mesi. Come già noto, poi, chi fa domanda per ottenere il reddito di cittadinanza deve firmare un Patto per il lavoro con cui si impegna ad accettare le offerte proposte dal Centro per l’impiego. Dopo tre rifiuti, infatti, si perde il diritto a percepirlo.

Per ottenere il reddito di emergenza bisogna presentare la domanda entro il 30 aprile 2021 nelle modalità e tramite il modello stabiliti dall’Istituto di previdenza. Il suo valore base è pari a 400 euro, moltiplicato per la scala di equivalenza ISEE che assegna un valore a ogni componente familiare. Al massimo, si può alzare fino a 800 euro a nucleo familiare e a 840 in caso di presenza di un componente con gravi disabilità o non autosufficiente. Per le famiglie che vivono in affitto, poi, “fermo restando l’ammontare del beneficio, la soglia è incrementata di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione come dichiarato ai fini ISEE”.

Il reddito di cittadinanza, invece, lo si può percepire per 18 mensilità rinnovabili se si mantengono i requisiti. Viene erogato tramite tessera elettronica, e può essere utilizzato per pagare le spese primarie. DI norma, è pari a 780 euro a persona, ma se si possiede una casa si proprietà di abbassa a 380 euro.

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