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REGIONALI: CALEARO (API), CHIESA E LEGA DUE REALTA’ TROPPO DISTANTI

Vicenza, 11 mar. – (Adnkronos) – «Ho appreso con un po’ di stupore del dibattito all’interno degli ambienti della chiesa sull’essere pro o contro Zaia, dopo l’uscita pubblica di Comunione e Liberazione. Da un’analisi obiettiva dei valori della Lega da una parte e di quelli della Chiesa dall’altra, pensavo di trovarmi di fronte a due realta’ destinate a non incontrarsi mai». E’ il commento di Massimo Calearo Ciman, parlamentare e coordinatore di Alleanza per l’Italia in Veneto. «La Lega pare oggi l’unico partito leninista – continua Calearo – con un’organizzazione di tipo sovietico, con una visione pagana della societa’ e dell’economia, quasi calvinista. Mi chiedo, con rispetto per le rispettive posizioni, come possano alcune associazioni cattoliche accettare il progetto politico della Lega, che rappresenta un’idea di chiusura, contraria al messaggio di speranza, di coraggio, di ecumenismo che la Chiesa fa proprio. Mi sembra un ritorno alla tradizione del predicare bene e razzolare male». «Non voglio affermare – conclude Calearo – che tutto cio’ che dice la Lega, piu’ che legittimata dal sacrosanto diritto della liberta’ di espressione, sia negativo, mi pare evidente, pero’, che siano piu’ i punti di attrito che non quelli di contatto tra ”popolo verde” e Chiesa. Il Veneto, terra di emigranti trasformata in terra di immigrati, sensibile al volontariato e resa forte dalla dinamicita’ delle sue imprese non puo’ farsi rappresentare da un ”celtico” che parla di macro-regione solo in termini virtuali, ”la Padania”, invece di affrontare concretamente le sfide del futuro»

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