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Torino, 6 apr. – (Adnkronos) – La famiglia, il lavoro e la crisi
economica, la centralita’ della persona e la difesa della vita umana,
la trasparenza e il corretto agire, la parita’ scolastica e la
liberta’ di scelte educative, il dialogo per la ricerca del bene
comune e gli immigrati. Questi i 7 grandi temi al centro della lettera
aperta che i vescovi della Conferenza Episcopale Piemontese hanno
voluto indirizzare a tutti gli eletti del nuovo Consiglio regionale
del Piemonte.
A presentarla questa mattina alla stampa e’ stato l’arcivescovo
di Torino, il cardinale Severino Poletto che ha innanzitutto
sottolineato il fatto che questo documento era stato redatto molto
prima delle elezioni, ossia il 4 marzo, ”ma abbiamo preferito
aspettare a presentarlo per non correre il rischio di essere
strumentalizzati o equivocati nei confronti della scelta dei candidati
e delle scelte degli elettori. Si tratta dunque -ha proseguito il
cardinale- di una lettera indirizzata a chiunque veniva eletto perche’
riguarda i problemi della gente a prescindere dal colore politico”.
Gli ultimi due punti della lettera dei vescovi
riguardano gli immigrati ”ai quali abbiamo il dovere di offrire
condizioni di vita veramente umane nel pieno rispetto della legalita’,
promuovendo una mentalita’ aperta all’accoglienza compreso il delicato
problema delle vite nascenti, e disponibile a favorire
l’integrazione” e il rapporto fra la Chiesa e l’amministrazione.
”Questo nostro intervento -precisa il documento dei vescovi- e’
ispirato da un sincero desiderio di dialogo per la ricerca del bene
comune, senza rinunciare ad essere voce critica, sempre rispettosa
delle persone ma sempre chiara, quando fossero in gioco valori che
toccano la natura stessa dell’uomo e i suoi beni piu’ preziosi”.
”Quando ci fossero -ha concluso l’arcivescovo- scelte, leggi o norme
che contrastassero con la visione cristiana noi vescovi saremo
disponibili a un dialogo cordiale ma critico e non siamo disposti a
fare sconti”.