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Regione Lazio: approvata legge sull’immigrazione

Interviene su casa, lavoro, studio, assistenza sociale e sanitaria. Stanziati 2,5 milioni di euro Roma – 26 giugno 2008 – Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato ieri a maggioranza, con 37 voti a favore e 6 contrari, il Testo Unificato “Disposizioni per la promozione e la tutela dell’esercizio dei diritti civili e sociali e la piena uguaglianza dei cittadini stranieri immigrati.

La nuova legge mira a favorire la partecipazione alla vita civile e l’accesso ai pubblici servizi per gli immigrati che risiedono o sono domiciliati stabilmente nel Lazio.  In particolare contiene disposizioni poste a tutela del diritto allo studio e all’assistenza sociale, sanitaria ed abitativa e a sostegno della formazione professionale e universitaria e dell’inserimento nel mondo del lavoro, anche in forma imprenditoriale.

Tra i compiti della Regione anche quello di promuovere iniziative di monitoraggio e assistenza per le vittime di discriminazioni e di “situazioni di violenza o di grave sfruttamento” e quello di adottare il programma triennale degli interventi previsti dalla legge, con particolare riguardo alla creazione in ciascuna provincia di servizi dedicati alla protezione delle vittime di tratta e riduzione in schiavitù.

Il testo prevede, infine, l’istituzione di un coordinamento permanente tra gli assessorati competenti in materia e di tre nuovi organismi: la Consulta regionale per l’immigrazione – con funzioni di rappresentanza e proposta per l’adeguamento delle politiche regionali – le Assemblee provinciali di cittadini stranieri immigrati e l’Osservatorio regionale contro il razzismo e la discriminazione, con compiti di monitoraggio e informazione nei confronti dei cittadini stranieri immigrati vittime di discriminazioni.

Due emendamenti del consigliere Donato Robilotta (Sr-Pdl), approvati all’unanimità, destinano fondi regionali al miglioramento delle condizioni ambientali dei centri di permanenza temporanea e al finanziamento dei centri di accoglienza. Prevista, inoltre, la concessione di incentivi ad enti locali e organismi che operano in favore degli immigrati per realizzare interventi di protezione, integrazione sociale ed assistenza, nonché azioni di “sostegno al rientro volontario nei paesi di origine”.

Per dare attuazione agli interventi previsti dalla legge, vengono stanziati per il trienno 2008-2010 poco meno di 2,5 milioni di euro.

"Il Consiglio Regionale vuole garantire il rispetto della piena uguaglianza di tutti i cittadini" ha commentato il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. "C’é una pericolosa tendenza a creare nel nostro Paese una società di serie A e una di serie B, che noi non intendiamo favorire, ma anzi contrastare, per una semplice ma essenziale questione di civiltà".

"Soprattutto sui temi della salute e dell’istruzione, occorre garantire a tutti le stesse basi di partenza, come prevede la nostra Costituzione" ha aggiunto Marrazzo, annunciando inoltre che "dopo l’approvazione di questa legge, con uno stanziamento di 1 milione e 800 mila euro, avremo maggiori strumenti per prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione sociale e razziale".

Parla invece di "una legge meramente ideologica", di un "esempio di cattiva legislazione" e di "difetti formali e sostanziali" il capogruppo di forza Italia Alfredo Pallone. "Si basa su un’uguaglianza basata solo sui diritti, dimenticandosi dei doveri, compromettendo la legittimità giuridico-costituzionale del provvedimento".

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