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Regioni in zona rossa, quali cambiano nella settimana di Pasqua

Roma, 25 marzo 2021 – Molti territori dovranno attendere ancora prima di riuscire ad allentare le misure restrittive. Sono otto, infatti le regioni che manterranno la zona rossa probabilmente almeno fino a lunedì 12 aprile. Parliamo di Valle D’Aosta, che ci entrerà da questo lunedì, di Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Piemonte, Provincia di Trento, Marche, Lombardia, Puglia e Veneto. In dubbio, poi, c’è la Calabria che, al momento, ha l’indice Rt superiore a 1,25. Al contrario, sembra che riuscirà a diminuire le misure a partire dal 29 marzo il Lazio, che dovrebbe diventare arancione.

Regioni zone rossa, quali cambiano

Con l’ultimo Dpcm, oltre all’indice Rt, è stato prevista l’entrata in zona rossa delle Regioni con la segnalazione di 250 casi ogni 100 mila abitanti. Per questo è già possibile, anche prima del monitoraggio dell’ISS, capire in che fasce di rischio saranno i territori. In base all’incidenza, quindi, Friuli Venezia Giulia (410 casi ogni 100 mila abitanti), Piemonte (354), Emilia Romagna (351), Lombardia (293), Piglia (292), Valle D’Aosta (291), Marche (284), Trento (279) e Veneto (254) saranno rosse e prima di due settimane non potranno diventare arancioni. La Toscana invece chiude la settimana con circa 248 casi su 100mila, quindi resta arancione per pochissimo.

Il Lazio, poi, dovrebbe allentare le misure. Il suo indice Rt al momento è intorno all’1, quindi distante da quell’1,25 che fa scattare la zona rossa per le Regioni. Anche riguardo l’incidenza, il Lazio non dovrebbe riscontrare problemi, e quindi dovrebbe riuscire ad aprire le scuole già da lunedì prossimo. Infine, c’è la Calabria: la regione al momento ha un’incidenza abbastanza bassa, pari a 131, ma potrebbe entrare in un’altra zona a causa dell’indice Rt.

Rinnovato l’obbligo del tamponi per entrare in Sardegna

Questa notte, poi, il presidente della Sardegna Christian Solinas ha prorogato fino al 6 aprile l’obbligo di sottoporsi al tampone per chi entra in Regione. Per arrivare nell’isola, quindi, sarà necessario sottoporsi al test o presentare il certificato di vaccinazione, dopo aver ricevuto entrambe le dosi. Coloro che si rifiuteranno di effettuare il test, saranno obbligati a rispettare un periodo di isolamento fiduciario di 10 giorni nel domicilio che avrà in Sardegna. Oltre quindi all’obbligo di registrarsi sull’home page della Regione o sull’app Sardegna Sicura, sarà necessario dimostrare che si è negativi al covid. E lo si potrà fare prima dell’arrivo, nei punti allestiti dalla Regione nei porti e negli aeroporto oppure entro 48 ore in una struttura autorizzata.

In Puglia, infine, si sta valutando l’ipotesi di aumentare le misure restrittive in vista di Pasqua. Il presidente della Regione Michele Emiliano, infatti, sta per firmare un’ordinanza che prevede la chiusura anticipata alle 18 di tutte le attività commerciali a esclusione di quelle che vendono generi alimentari. Inoltre, dovrebbe essere inserita anche la chiusura di tutte le attività commerciali per la domenica delle Palme e nei weekend di Pasqua e Pasquetta.

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