Regolarizzazione: 23mila già al traguardo

I dati sull’esame delle domande a due mesi e mezzo dal via. 5mila casi sospesi in attesa di un’integrazione

Roma – 18 dicembre 2009 – Circa 23mila tra colf, badanti e babysitter straniere hanno già tagliato il traguardo della regolarizzazione. Lo dice un report fatto del Viminale a due mesi e mezzo dall’inizio dell’esame delle domande.

Le Questure continuano a verificare se nel passato del lavoratore non ci sono macchie che ne impedirebbero la regolarizzazione, come espulsioni per sicurezza, ordine pubblico e terrorismo, segnalazioni di inammissibilità o condanne per reati che prevedono l’arresto in flagranza. Hanno già esaminato quasi un terzo delle domande e nove volte su dieci hanno dato il via libera.

Poi c’è il vaglio degli Sportelli Unici per l’immigrazione, dove il datore di lavoro deve documentare tutti i requisiti autocertificati nelle domanda, come un reddito sufficiente  a portare a termine l’assunzione della colf o una condizione di non autosufficienza che giustifichi la richiesta di una badante. Le convocazioni sono quasi 55mila, ma di fatto meno della metà si sono già presentati all’appuntamento.

In 23mile casi, tutto è andato liscio: il datore ha firmato il contratto di soggiorno insieme al lavoratore, che ha potuto quindi chiedere il permesso di soggiorno, mentre i bocciati sono meno di mille. Giudizio sospeso per più di cinquemila domande, un numero considerevole, per le quali è stata chiesta un’integrazione di documenti: solo col tempo si capirà se è un problema momentaneo oppure l’anticamera di una bocciatura.

Ora ci si aspetta un’accelerazione, grazie ai rinforzi che con il prossimo anno arriveranno negli uffici che stanno esaminando le domande. Un ruolo importante lo giocheranno  gli interinali che saranno assunti ex novo dai ministero del lavoro e dell’Interno, al fianco dei lavoratori a termine che si vedranno prorogato il contratto e agli impiegati a tempo indeterminato che, grazie a una recente ordinanza del governo, potranno fare più ore di straordinario.

Elvio Pasca