Accelera l’invio di richieste, ma siamo comunque sotto le previsioni. Tre arresti per domande fasulle
Roma – 16 settembre 2009 – Sono 90mila le domande per la regolarizzazione di colf e badanti extracomunitarie presentate dai datori di lavoro fino alla mezzanotte di ieri. È il giro di boa, considerato che siamo a metà settembre e la procedura per far emergere i lavoratori domestici si chiuderà a fine mese.
I moduli attivati, non tutti già trasformati in domande, sono 126mila. La maggior parte delle attivazioni (71mila) sono state fatte da privati, ma in questo dato, accanto ai datori di lavoro che hanno fatto tutto da soli, rientrano anche quelli che si sono affidati a centri servizi e altre agenzie private.
Sono invece 52mila i moduli attivati da associazioni e patronati, che offrono assistenza gratuita insieme agli sportelli di alcuni comuni (che hanno chiesto mille moduli). Poco più di un migliaio di moduli sono stati infine attivati da consulenti del lavoro.
Milano e Roma sono le provincie con più richieste, seguono Napoli, Brescia e Milano. La classifica delle nazionalità è invece guidata dagli Ucraini, dai Moldavi e dai Marocchini.
Un esame sull’andamento quotidiano mostra che la regolarizzazione è in costante accelerazione. Week end esclusi, ogni giorno partono più domande del giorno precedente: giovedì scorso 8mila 400, venerdì 8mila500, lunedì 9mila200, ieri 9mila500… Il grosso, insomma, deve ancora arrivare, ma le iniziali previsioni di 500mila domande restano comunque inverosimili.
Regolarizzazioni fasulle
Intanto, la cronaca registra le prime operazioni di polizia contro la compravendita di contratti di lavoro.
Tre intermediari sono finiti ieri in manette tra Roma e Pagani, in provincia di Salerno, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina e truffa ai danni dello Stato.
Secondo le indagini condotte dalla procura e dai carabinieri di Nocera Inferiore, la banda ha incassato da una trentina di immigrati somme che vanno da 500 a 10mila euro. In cambio, li ha messi in contatto con sedici persone pronte a chiederne la regolarizzazione, dichiarando che lavoravano presso di loro come domestici.
Elvio Pasca