Proposta di legge alla Camera. Turco: “L’esasperazione degli immigrati non finisca sulle gru”
Roma – 16 novembre 2010 – Bisogna estendere la regolarizzazione ai settori economici dove più forte è la presenza di lavoratori stranieri, per dare “ai cittadini italiani e immigrati che vivono e lavorano nel nostro Paese gli strumenti per farlo in modo regolare”.
Ne è convinta Livia Turco, responsabile Politiche sociali e immigrazione del Pd, che ha appena depositato alla Camera una proposta di legge per una nuova regolarizzazione. Un testo che “vuole fare tesoro dell’esperienza positiva del provvedimento adottato nel 2009, che ha permesso la regolarizzazione di centinaia di migliaia di lavoratori impegnati nell’assistenza alle famiglie”.
La proposta del Pd riprende quasi pedissequamente la procedura già utilizzata l’anno scorso per far emergere trecentomila lavori domestici, applicandola però anche ad altri settori. Questi, spiega Turco, “ saranno scelti di volta in volta dal Ministero del Lavoro di concerto con quello dell’Interno, al fine di evitare provvedimenti inutili o sanatorie generalizzate”.
L’iniziativa parlamentare arriva in concomitanza con le proteste clamorose di Brescia e Milano. “Non vogliamo più che l’esasperazione degli immigrati finisca sulle gru. Insistere con la Bossi-Fini, che non contempla ingressi regolari, che prevede l’espulsione dopo 6 mesi senza contratto di lavoro e che ha portato solo un aumento di clandestinità, significa continuare a causare gravi danni sociali ed economici al Paese” conclude la responsabile immigrazione del Pd.