Roma – 11 ottobre 2012 – Con ottantamila domande presentate fino a ieri pomeriggio, e una lieve, prevista, impennata negli ultimi giorni, la regolarizzazione si avvia al termine, fissato per lunedì 15 ottobre.
“Sono convinto che i datori di lavoro che intendono regolarizzare i lavoratori in nero devono affrettarsi” ha detto ieri il ministro per la Cooperazione internazionale con delega alle Politiche per la famiglia, Andrea Riccardi, parlando con i giornalisti a margine di una visita istituzionale a Bari.
“Questo e’ un momento molto importante per l’emersione dei lavoratori nei Paesi terzi – ha aggiunto – si sta concludendo questa finestra, lunedì 15 ottobre, in cui e’ permessa la regolarizzazione. È una grande opportunità”. “Dopo questo periodo entra in vigore questa direttiva europea che – ha ricordato il ministro giustamente colpisce quelli che sfruttano i lavoratori stranieri e qui in Puglia ne sappiamo qualcosa di questo sfruttamento, saremo molto severi e le autorita’ lo saranno in proposito”.
Intanto, si moltiplicano gli appelli per una proroga. “La regolarizzazione rischia un successo limitato. Se si vuole combattere la clandestinità, diamo più tempo a imprese e stranieri irregolari di emergere” dice Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, secondo il quale anche se si arrivasse a centomila regolarizzati si intaccherebbe “forse a un quinto del bacino vero di irregolarita’. Se questo sara’ il risultato,a nostro avviso avremo sprecato una grande occasione di colpire il lavoro nero e lo sfruttamento della manodopera irregolare etnica”.
“Dato che sono gia’ state cambiate alcune regole a procedura in corso, sarebbe opportuno, ora, concedere almeno piu’ tempo perche’ imprese e stranieri possano aderire. Serve inoltre – conclude il sindacalista – piu’ informazione e certezza delle regole. Per questo motivo, assieme al Tavolo immigrazione, la Uil ha chiesto e ribadisce la necessita’ di una proroga della regolarizzazione al 15 novembre, una circolare per chiarire tutti gli aspetti di una procedura complessa e maggior informazione”.