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Renzi e Merkel: “No all’Europa dei nazionalismi, difendere Schengen”

La Cancelliera: “Non perdiamo la libertà di circolazione, insieme sull’immigrazione”. Renzi: “Chiusura Brennero illogica, ingiustificata e anacronistica”

 

Roma – 5 maggio 2016 – “L’Europa  è in una fase molto fragile ma è il nostro futuro, dobbiamo imparare a gestire insieme le sfide”.

Così la cancelliera tedesca Angela Merkel, al termine  del suo incontro di oggi a Palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi, nel corso del quale si è parlato molto di immigrazione.

“L’ Europa – ha sottolineato Merkel – deve dimostrare che è una forza valida nel mondo, abbiamo fatto molti progressi nel difendere la nostra valuta, dobbiamo difendere le nostre frontiere esterne senza cadere nel nazionalismo, senza perdere la libertà di circolazione, una sfida che riguarda tutti e il futuro della Ue”.

La Cancelliera si è detta d’accordo con Roma sulla necessità di un approccio comune sull’immigrazione. “Abbiamo parlato intensamente della rotta libica, delle missioni europee in corso, quello delle migrazioni e delle frontiere è un problema di tutti, abbiamo posizioni diverse su come finanziare un programma omogeneo sulle migrazioni, ma siamo d’accordo su molte delle proposte dell’Italia, i confini di tutti sono confini europei”.

Renzi punta al Migration Compact, cioè il patto dell’Ue con i Paesi Africani per bloccare i flussi all’origine in cambio di aiuti finanziari e sviluppi.

Occorre una strategia per l’Africa – ha sottolineato il presidente del Consiglio – come c’è stata per la rotta balcanica. Abbiamo presentato un documento in merito ai nostri partner europei e ne abbiamo discusso con lo staff di Angela. Non siamo d’accordo su alcuni punti, in particolare sui finanziamenti. Noi abbiamo proposto gli eurobond ma non c’è condivisione su questo argomento”.  

“Abbiamo presentato un migration compact – ha aggiunto Renzi – se vogliamo risolvere il problema per i prossimi anni è fare un investimento di lungo periodo, sulla cooperazione e sugli aiuti allo sviluppo e su questo siamo perfettamente d’accordo, e l’Europa deve prendere la leadership di questa operazione».

Quindi, il premier torna sul caso Brennero: “Abbiamo esplicitato netto dissenso e stupore per alcune prese di posizione degli amici austriaci verso il Brennero. Sono posizioni sbagliate e anacronistiche, contro la logica e la storia e per di più non giustificate da nessuna emergenza. Il Brennero è piu di un confine, è un simbolo”.

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