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Renzi incontra Merkel: “Europa sia unita su rimpatri, asilo e frontiere”

Il premier: “No a muri, se perdiamo Schengen perdiamo l’Ue”. La cancelliera tedesca: “Controllare i confini, aiutiamo la Turchia”

 

Berlino 29 gennaio 2016 – Niente muri in Europa, ma regole comuni per governare l’immigrazione e l’asilo. 

Incontrando a Berlino Angela Merkel, il presidente de Consiglio Matteo Renzi ha ribadito al linea dell’Italia sulla crisi dei profughi. “Siamo certo disponibili a fare la nostra parte – ha detto –  a condizione che non dimentichiamo mai l’ideale che ci muove: l’Europa e’ nata abbattendo i muri, non costruendo muri. E’ nata per affermare l’ideale di fraternita’. Ci devono essere regole europee per i rimpatri, per l’accoglienza…”

“Se l’Europa perde Schengen  – a spiegato il presidente del Consiglio – perde se stessa”. Dunque “ogni sforzo per l’ideale europeo va fatto insieme, non un singolo Paese puo’ essere lasciato da solo: rimpatri, diritto asilo, frontiere“. 

Quanto all’identificazione di chi sbarca in Italia, il premier ha voluto “rassicurare l’opinione pubblica tedesca: se in passato ci sono state difficolta’ nelle procedure, oggi la polizia italiana registra il 100% delle impronte digitali e delle foto per un’esigenza sacrosanta di sicurezza” e “quando investiremo sulla cybersecurity avere anche la foto sara’ molto utile per contrastare il terrore”.

Nell’incontro si è parlato anche del costo sostenuto dagli Stati per affrontare l’emergenza. “Siamo disponibili e volenterosi di fare la nostra parte. Non abbiamo nessun problema con la Turchia o la Germania sui finanziamenti” ha detto Renzi, aggiungendo però che “stiamo aspettando che le istituzioni europee ci diano risposte su alcuni quesiti su come intendere questo contributo e altri contributi sull’immigrazione” riguardo alla flessibilità nel patto di bilancio.

Angela Merkel ha confermato che Italia e Germania sono “d’accordo sul fatto che il piano dell’Ue e della Turchia debba essere attuato e il finanziamento debba essere sbloccato, anche la Turchia ha dato il suo contributo. Questo e’ un punto importante. D’altra parte anche le misure per i profughi sono state adottate, ma deve essere nell’interesse di tutti combattere l’illegalita’ e di fare di quell’immigrazione illegale un’immigrazione legale, in modo che il flusso possa essere ridotto e il programma dell’Ue attuato in modo ordinato insieme a quello per la Giordania e il Libano”.

“Oggi per prima cosa abbiamo parlato della Libia, del Mediterraneo e della rotta verso la Turchia e la Grecia“, ha aggiunto la cancelliera tedesca.  “Visto che da quella rotta sono arrivati moltissimi profughi. Quello che e’ all’ordine del giorno adesso e’ per prima cosa un controllo dei confini in modo da porre fine all’immigrazione illegale. Io dico che adesso per parlare di come andare avanti dobbiamo parlare prima di come attuare un processo di pace in Siria, in modo che la situazione anche in Giordania, in Libano e in Turchia possa migliorare. Dobbiamo lavorare con i vicini, in questo caso con la Turchia”. 

Giovedì, ha concluso il cancelliere, “ci occuperemo di nuovo di questo, dunque una riduzione concreta del flusso di immigrati che arrivano in Europa dovremmo cominciare a vederla, soprattutto coloro che non hanno bisogno di tutela, che vengono qui solo per motivi economici devono essere rimandati nel proprio Paese. Dobbiamo dunque controllare bene soprattutto i confini nelle coste”. 

 

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