Il premier: "Non siamo sotto attacco e non ci sarà un'invasione. A chi dice 'lasciamoli affogare' rispondo che non mi dimetterò mai dalla mia dimensione di uomo"
Roma – 23 febbraio 2015 – “Siamo a sud di Roma è un'indicazione geografica, non un minaccia. L'Isis non ha il controllo della libia, due, tre o quattro città hanno la presenza di alcune milizie che si stanno affiliando”.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi invita a considerare nella giusta ottica quello che sta succedendo in Libia. “Non siamo sotto attacco e contemporaneamente non possiamo sottovalutare niente. Ci vogliono buon senso e fermezza, senza fughe in avanti”.
Intervistato ieri da Lucia Annunciata a In ½ ora, Renzi ha detto di voler rendere il tema “in tutta la sua serietà." La comunità internazionale abbia consapevolezza che la questione del Mediterraneo è strategica per i prossimi trenta anni, riguarda il futuro dell'Africa e l'idea stesa dell'Europa”.
Quanto però agli allarmi sulle commistioni tra terrorismo e immigrazione, il premier è molto chiaro: “I terroristi non arrivano con i barconi”. E ha fatto l'esempio delle recenti stragi a Parigi e Copenaghen: “I terroristi erano nati e cresciuti in Francia e Danimarca”.
Con la crisi in Libia, ha però chiesto Annunziata, non rischia “un'invasione di barconi?”. “Non arriverà mezzo milioni di persone come dice qualcuno” ha risposto Renzi. “Interverremo prima perchè non accada”.
“Finora – ha ricordato il premier – sono sbarcate 170 mila persone, è già un record, ma non abbiamo avuto un solo caso di Ebola e pur tra mille difficoltà abbiamo governato il fenomeno. Li abbiamo identificati e abbiamo detto all'Europa: batsa fare gli struzzi, questo problema riguarda tutti, non solo l'Italia”.
“La minaccia terroristica – ha poi ribadito Renzi – non deriva da quelli che arrivano con i barconi, caso mai sfrutta per fare soldi l'invio di barconi. A me piace pensare che tra quelle 170 mila persone ce ne sono tante alle quali abbiamo salvato la vita. A quelli che dicono 'lasciamoli affogare', rispondo che non mi dimetterò mai dalla mia dimensione di uomo e quindi noi dobbiamo evitare che partano, ma quando sono in mare è nostro dovere savarli”.