Roma – 11 febbraio 2015 – "Non è che con Mare Nostrum non si moriva e adesso si muore. Il problema non si risolverà fino a quando non si risolve il problema della Libia".
Dopo l'ennesima strage nel Mediterraneo, Matteo Renzi chiede di guardare a monte di queste tragedie e cioè al Paese da cui partono i barconi. Un tema che domani il presidente del Consiglio italiano vuole portare a Bruxelles, dove si incontreranno i capi di stato e di governo dell'Unione Europea.
"Chiederemo all'Europa di intervenire, di fare di più. Non c'è solo la Grecia o l'Ucraina, ma anche la Libia. Questo lo dirò domani al Consiglio europeo. La Libia è totalmente fuori controllo" ha spiegato Renzi a SkyTg24.
Secondo il premier, "se vogliamo mettere fine a questo Mediterraneo come cimitero la priorità è risolvere la situazione in Libia, non il derby tra chi vuole Mare nostrum o Triton". Un riferimento alle tante richieste si ripristinare l'operazione umanitaria condotta autonomamente dall'Italia prima che venisse sostituita da quella, decisamente di minore portata, gestita dall'Agenzia europea per le frontiere Frontex.
"Quando ci sono morti, anche soltanto per rispetto l'idea di usarli come strumentalizzazione fa male al cuore" ha poi attaccato il premier, puntando il dito contro chi nel dibattito politico, "non guarda la realtà ma solo le proprie posizioni ideologiche". Poi ha ribadito: "Stabilire un nesso tra l'immigrazione attraverso le carrette del mare e il terrorismo è impossibile".