Il premier a Rimini: “Non è buonismo, è umanità. L’Italia non diventerà la terra della paura”
Rimini – 25 agosto 2015 – Salvare le persone innanzitutto. Prima ancora di porsi il problema dell’accoglienza di migranti e profughi. No a chi fomenta la paura, no ai calcoli elettorali, l’Europa deve concentrarsi sul Mediterraneo.
È il messaggio lanciato stamattina dal presidente del Consiglio Matteo Renzi alla platea del meeting di comunione e liberazione a Rimini.
“Quando parliamo del Mediterraneo, che Giorgio La Pira chiamava il prolungamento del lago di Tiberiade, non parliamo di una frontiera dell’Europa, ma del cuore dell’Europa” ha sostenuto Renzi. “Eppure in questi anni, mentre l’Europa si allargava, la politica guardava in modo strabico a quello che doveva essere il centro della propria azione”.
Renzi ha puntato il dito contro l’allargamento dell’Ue a est,, che ha “cancellato l’attenzione” dal Mediterraneo. E intanto il sud è stato immaginato solo come “luogo di negatività e disperazione”, in “maniera macchiettistica e parziale”.
“Rispetto al tema dell’immigrazione – ha aggiunto il, presidente del Consiglio – non cederemo mail al messaggio che vuole fare diventare l’Italia la terra della paura. Il provincialismo della paura non vincerà. Chi vuole seguire l’imprenditoria della paura e della demagogia lo faccia, l’Europa è una questione diversa da una mera accozzaglia di voti”.
“Noi possiamo anche perdere tre voti, ma prima salviamo le vite umane, poi ci preoccupiamo di come riuscire a dare un futuro a quella gente. Non è buonismo, è umanità, sono secoli di civiltà ai quali non rinuncio per tre voti”.