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Immigrazione. Riccardi: “Puglia potrebbe diventare nuovo luogo sensibile”

“Uscire dalla logica dell’emergenza e dell’ossessione del clandestino per far scendere dall’alto il tasso di allarme sociale”

 

 

Roma, 11 febbraio 2012 – Sotto la spinta degli arrivi dei cristiani egiziani in fuga dal loro paese a causa delle turbolenze interne e per l’emergenza umanitaria in Siria, la Puglia ”diventera’ un luogo sensibile per i nuovi arrivi di carattere umanitario”.

Ad affermarlo e’ stato il ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi.

In tema di immigrazione lo stesso Riccardi ha ricordato che esiste oggi ”un interesse comune nell’elaborazione di una nuova politica europea delle migrazioni che – ha sottolineato – la nuova fase lascia intravedere”. Secondo il ministro occorre, insomma, ”uscire dalla logica dell’emergenza e dell’ossessione del clandestino per far scendere dall’alto il tasso di allarme sociale”. Secondo Riccardi l’Europa, in questo momento, e’ deficitaria anche di una politica comune in tema di emigrazione. ”Ma la spinta che viene dalla primavera araba porta con se’ un messaggio”, ha sottolineato, quello che le nuove generazioni arabe vogliono un futuro in casa loro.

”Siamo stati obnubilati dalle migliaia di immigrati che sbarcavano sulle nostre coste – ha quindi aggiunto – ma nel recente passato l’Italia e’ stata in grado di assorbire, senza traumi, quasi 50mila albanesi nell’91, 12mila somali nel”92, 80mila ex jugoslavi tra il ’92 e il ’96, 30mila cosovari nel ’99 e altri ancora”.

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