"Anche se chi predica l’odio è una minoranza, può fare molto male". Allo studio la possibilità di colpire anche i siti all'estero
Roma – 12 giugno 2012 – Norme piu' severe per contrastare la propaganda razzista e xenofoba sul web. A tornare a chiederlo è stato oggi il ministro per la Coooperazione internazionale e l'integrazione, Andrea Riccardi, che si e' detto ''preoccupato per il fenomeno'', in ''un Paese in cui il tessuto sociale e' a rischio'' e i giovani ''hanno invece bisogno di modelli positivi''.
Illustrando in conferenza stampa le misure del suo dicastero in favore del Servizio civile, Riccardi ha puntato il dito contro ''i veri e propri network dell'odio costituiti da gruppi nazisti e xenofobi, che spandono la loro propaganda soprattutto via internet"."Si tratta di minoranze -ha aggiunto- ma il niente puo' fare molto male''.
“Subito dopo la strage di Tolosa -ha ricordato Riccardi- ho insistito per una legge piu' dura che contrastasse la propaganda xenofoba via internet''. Un percorso, ha lasciato intendere il ministro, che e' allo studio degli esperti del suo dicastero per giungere a normative piu' severe, tra le quali la possibilita' di colpire anche i siti razzisti che hanno un dominio nei Paesi stranieri.
Stormfront.org, che "gira" su server americani, è solo uno dei casi più famigerati di portali razzisti. Pochi giorni fa, ad esempio, la sua sezione italiana si è riempita di insulti contro Balotelli “negro ed ebreo” e sulle stesse pagine, nei giorni della strage di Firenze, diversi utenti avevano lodato Gianluca Casseri, il killer di due ambulanti senegalesi poi morto suicida.