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Riccardi: “Favorevoli a cittadinanza per minori sparsi in tutte le forze politiche”

“Le parole di Monti non chiudono il discorso, ma la responsabilità è del Parlamento. Bisogna decidere subito, l’Italia reale è un’Italia già integrata”

Roma – 6 giugno 2012 – Le parole di Monti non chiudono i giochi sulla riforma della cittadinanza per le seconde generazioni. Deve però farla il Parlamento, dove ci sono posizioni favorevoli anche all’interno del centrodestra.

 

Lo ha detto oggi il ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi intervenendo a un video forum con i lettori di Repubblica.it.

Al moderatore che gli chiedeva se dopo l’intervista di Monti a Famiglia Cristiana “la porta è chiusa”, Riccardi ha risposto: “No, qui c’è una divisione di responsabilità. Fin dall’inizio il governo è nato per alcuni motivi, per uscire da questa crisi drammatica, per evitare il baratro. La questione della cittadinanza è una questione che spetta alla responsabilità del Parlamento. E io credo – ha ribadito – che qui c’è una responsabilità del Parlamento”.

“So – ha aggiunto il ministro dell’integrazione  -che ci sono dei parlamentati contrari, c’è un grosso gruppo di parlamentari sostanzialmente favorevole, ma ci troviamo in una certa empasse. Perché io auspico il discorso della cittadinanza? Perché dico l’Italia reale è un’Italia già integrata. Sono stato in una scuola vicino a Caserta ho visto i bambini che vanno il pomeriggio a studiare nelle classi la lingua dei loro genitori e con me parlavano un accento perfettamente napoletano… quelli sono stranieri?”

Un lettore chiedeva se questi discorsi no fossero inutili, visto che il centrodestra è contrario. “A me – ha ribattuto Riccardi – sembra che non è problema del centrodestra, è problema di una determinazione più concreta da parte di quei parlamentari che vogliono questa cittadinanza, che sono diciamo sparsi non in maniera uniforme, ma in tutte le parti politiche. Io credo – ha concluso – che però bisogna decidere anche perché i temi della legislatura sono stretti”.

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