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Ricongiungimenti: convocazioni per verificare i requisiti

Lo Sportello Unico chiederà a chi ha presentato domanda di esibire i documenti su alloggio e reddito prima che la procedura vada avanti. La circolare del Viminale

ROMA – Il sistema di presentazione online delle domande che verrà inaugurato con la corsa alle quote 2007 sarà nei prossimi mesi esteso anche ai ricongiungimenti familiari. Intanto però chi vuole portare in Italia un parente deve spedire per raccomandata allo sportello unico per l’immigrazione un modulo in cui si autocertifica i requisiti per portare in Italia un familiare.

Finora gli operatori dello Sportello caricavano i dati del modulo nel sistema informatico e solo successivamente chiamavano l’interessato perché esibisse i documenti su reddito e alloggio. In questo modo però nel sistema informatico finivano anche pratiche che poi sarebbero state bloccate perché ad esempio chi aveva presentato domanda poi esibiva documenti insufficienti o non corrispondenti a quanto aveva dichiarato.

Il ministero dell’Interno ha perciò deciso di cambiare sistema. Una circolare inviata venerdì scorso a tutti gli Sportelli unici spiega che, prima di inserire le domande nel sistema informatico, si dovrà convocare chi le ha presentate perché esibisca tutta la documentazione su reddito e alloggio. Copia dei documenti verranno riconsegnati, con un timbro dello Sportello, al cittadino straniero e quindi la procedura per il ricongiungimento andrà avanti.

Se l’interessato non risponderà alla convocazione oppure non presenterà i documenti richiesti, la sua domanda di ricongiungimento verrà respinta. Le indicazioni valgono soprattutto per le province con più pratiche arretrate, come Roma, e secondo il Viminale permetteranno di ridurre i tempi per il rilascio dei nulla osta visto che, come si legge in una nota, "si potranno impiegare gli operatori dello Sportello unico in modo più razionale, prevedendo un’attività di data entry solo per le pratiche trattabili".

Nella circolare si annuncia anche che si sta lavorando a un protocollo d’intesa con l’Anci, che permetterà di affidare ai Comuni la verifica della documentazione su alloggio e redito richiesta per i ricongiungimenti. Intanto, per smaltire l’arretrato, le varie prefetture potranno comunque stringere accordi di questo tipo a livello territoriale (ad esempio con le amministrazioni comunali o provinciali) o mantenere quelli già avviati.

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Ministero dell’Interno circolare n. 0004990 del 15.11.2007

(20 novembre 2007)

EP

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