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Ricongiungimenti: dal 5 novembre le nuove regole

Pubblicato il decreto che restringe i requisiti. Ecco cosa cambia

Roma – 22 ottobre 2008 – Strada in salita per gli immigrati che vogliono riunire la famiglia in Italia. Il prossimo cinque novembre entrerà in vigore un decreto legislativo (pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale) che alza l’asticella dei requisiti e introduce nuove regole per evitare, spera il governo, abusi o carichi eccessivi sul welfare. 

Il ricongiungimento familiare sarà possibile con i figli minori e con il coniuge, ma solo se questo ha almeno 18 anni (un argine contro le “spose bambine”). Potranno arrivare figli maggiorenni solo se a carico e totalmente invalidi, mentre prima bastava che, per motivi di salute, non potessero provvedere a se stessi.

Si potranno invece chiamare i genitori  solo se non hanno altri figli in patria o, quando hanno più di 65 anni, se gli altri figli non possono mantenerli per “documentati” e “gravi” motivi di salute. Per gli ultrasessantacinquenni sarà obbligatoria un’assicurazione sanitaria o l’iscrizione, a pagamento, al Ssn.

Sale anche il reddito minimo per presentare la domanda, pari all’importo annuo dell’assegno sociale (circa 5mila euro) aumentato di metà per ogni familiare chiamato qui. Solo per far venire due o più figli con meno di 14 anni, oppure per le richieste di due o più familiari presentate da chi gode di protezione sussidiaria, il tetto sarà comunque fisso al doppio dell’assegno.

Nei calcoli, si terrà comunque conto anche del reddito annuo complessivo dei familiari che convivono con chi ha presentato la richiesta di ricongiungimento.

Passano poi da tre a sei mesi i termini dopo i quali, se lo Sportello per l’Immigrazione non risponde alla domanda di ricongiungimento, il familiare può farsi rilasciare direttamente il visto di ingresso. Infine, se il rapporto di parentela è dubbio o comunque mancano documento affidabili, i consolati potranno chiedere i risultati il test del DNA, che andrà pagato dai cittadini stranieri che si ricongiungono.

Nessuna novità, comunque, riguardo alla presentazione delle domande. Dallo scorso aprile si fa tutto via internet: bisogna registrarsi sul sito del ministero dell’Interno e scaricare il software Sportello Unico per l’Immigrazione, che permette di compilare e spedire i moduli. Qui trovate una guida .

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DECRETO LEGISLATIVO 3 ottobre 2008 , n. 160. Modifiche  ed  integrazioni al decreto legislativo 8 gennaio 2007, n.5,  recante attuazione della direttiva 2003/86/CE relativa al diritto di ricongiungimento familiare. (GU n. 247 del 21-10-2008)


Elvio Pasca

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