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Rientri col cedolino: stop alle tappe in Europa

Scade l’accordo con gli altri Paesi Schengen. Per chi attende il rinnovo, ecco le regole da seguire per non rischiare un’espulsione

Roma – 30 gennaio 2009 – Da domenica prossima torneranno i limiti per la circolazione di chi attende il rinnovo del permesso di soggiorno. Possibili solo viaggi diretti tra l’Italia e il proprio Paese d’origine, senza tappe nell’area Schengen, altrimenti si rischia un’espulsione.

Fino al 31 gennaio, grazie a un accordo a livello europeo,  la ricevuta delle domanda di rinnovo è stata equiparata a un permesso di soggiorno valido in tutta l’area Schengen: Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Austria, Grecia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Islanda, Norvegia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Malta. 

L’accordo però non è stato prorogato, quindi chi dal 1 febbraio verrà trovato con il cedolino in uno dei paesi Schengen potrà essere trattato dalla polizia di quel Paese come un clandestino qualunque ed essere  espulso.  Per evitare brutte avventure, meglio rispettare le regole che seguono.

Il viaggio di andata o di ritorno tra l’Italia e il proprio Paese d’origine non deve prevedere scali in un Paese Schengen. Va inoltre utilizzato, uscendo ed entrando dall’Italia, lo stesso valico di frontiera, e bisogna portare con sé il passaporto, la fotocopia del permesso scaduto e la ricevuta dell’ufficio postale, che verranno timbrati dalla polizia.

La procedura è simile per chi attende il primo permesso di soggiorno dopo essere arrivato qui con i flussi o tramite un ricongiungimento familiare. In questo caso, insieme a cedolino e passaporto, deve esibire il visto rilasciato dal consolato che specifica il motivo del soggiorno in Italia.

Chi ha in tasca un permesso di soggiorno in corso di validità ha invece molta più libertà di movimento. Il documento (accompagnato dal passaporto), permette infatti  di passare per tutti gli altri Paesi Schengen e può essere utilizzato anche per soggiornarvi per turismo fino a un massimo di tre mesi.

Elvio Pasca

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