Roma – 27 gennaio 2012 – Una “follia” negare la cittadinanza ai ragazzi nati in Italia da genitori stranieri? “Condivido quell’espressione cosi’ forte del capo dello Stato e mi auguro che in questa legislatura il Parlamento intervenga sulla legge che regola la cittadinanza” ribadisce oggi in un’intervista a “Repubblica Tv” il Presidente della Camera Gianfranco Fini.
“Non e’ questione da tutti condivisa e perciò prevedo un dibattito serrato. Ma penso che nel momento in cui l’Italia si confronta con il tema dell’integrazione, la questione della cittadinanza sia ineludibile” dice Fini. Per il presidente della Camera si dovrebbe “rendere possibile il diritto alla cittadinanza per chi e’ nato in Italia, parla la nostra lingua e frequenta un ciclo di studio”.
Il governo Monti – aggiunge il presidente della Camera – ha avuto una grande sensibilita’, istituendo, per la prima volta nella storia repubblicana, un ministero per l’Integrazione. Giustamente non ha inserito il tema della cittadinanza nel suo orizzonte di governo -conclude – ma credo comunque che il Parlamento si debba far sentire, battendo un colpo”.
Il Partito Democratico, risponde Livia Turco, è più che pronto: “Riformare la legge sulla cittadinanza è una battaglia che portiamo avanti da anni. “Chi nasce e cresce in Italia è italiano” è un punto cardine del programma del PD. Ho sollecitato le diverse forze politiche in Parlamento a mettersi insieme e scrivere insieme un nuovo Testo che possa essere all’insegna della giustizia e del buon senso. E così soddisfare l’attesa di circa 1 milione di ragazzi che nati e cresciuti nel nostro Paese si sentono a tutti gli effetti italiani ma continuano a vedersi negare questo diritto per il semplice motivo che nel nostro paese vige una norma ormai anacronistica”.
“Noi – non si stanca di ripetere Turco – siamo pronti a confrontarci. Abbiamo depositato da circa due anni la nostra proposta di legge per riformare il diritto alla cittadinanza. Tutta questa attenzione non solo da parte dei politici ma anche della stampa e dell’opinione pubblica ci fa sperare che a breve si riesca a modificare l’attuale legge”.
Il problema, sarà convincere quella parte del Popolo delle Libertà che è sensibile al tema delle seconde generazioni e che non si ritrova nella linea dettata finora dai vertici del partito. Oggi il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto ha detto che: “il Parlamento puo’ battere un colpo sulla legge che regola la cittadinanza solo qualora ci sia un consenso nel merito che finora non vedo. Sconsiglio vivamente di inoltrarsi su questo terreno in assenza di un’intesa preventiva a meno che non si voglia aggiungere un’altra ragione di contrasto in una situazione che gia’ di per se’ si presenta come seria e delicata”.
Nessuna speranza di smuovere la Lega Nord. Secondo il vicepresidente vicario dei deputati del partito Alessandro Montagnoli, “Gianfranco Fini e’ fuori dal mondo. Con tutti i problemi che ci sono è veramente assurdo che si pensi in questo momento a cambiare la legge per acquisire la cittadinanza. È chiaro a tutti che Fini e compagni cercano solo il voto degli immigrati. La cittadinanza e’ una cosa seria. La Lega Nord -promette – farà le barricate: noi difendiamo la nostra gente, i nostri pensionati, i nostri lavoratori che vengono e devono venire prima degli immigrati”.