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Riforma cittadinanza: proposta “al ribasso” in Commissione

Testo base della relatrice Bertolini: più difficile diventare italiani. Il Pd: "Comanda la Lega"

Roma – 11 dicembre 2009 – La Commissione Affari costituzionali della Camera ha adottato oggi un testo base sulla cittadinanza proposto dalla relatrice Isabella Bertolini, Pdl, che introduce regole ancora più severe di quelle attuali. Un "passo indietro" dettato dalla Lega, attacca il Partito Democratico, che ha votato contro.  

Il testo base avrebbe dovuto tenere conto delle tredici proposte di legge presentate a Montecitorio da maggioranza e opposizione. Tra queste c’è anche quella bipartisan firmata dal deputato Pd Andrea Sarubbi e dal Pdl Fabio Granata, che vuole dare subito la cittadinanza alle nuove generazioni e dimezzare a cinque anni i tempi per le naturalizzazioni.

La proposta di Bertolini mantiene invece invariati i termini attuali, introducendo ulteriori verifiche.

Gli immigrati dovrebbero comunque risiedere regolarmente per almeno dieci anni in Italia prima di diventare cittadini, ma anche frequentare corsi obbligatori di storia e cultura italiana ed europea, educazione civica e Costituzione. I loro figli nati nel nostro Paese potrebbero ancora chiedere la cittadinanza solo dopo aver compiuto 18 anni, ma a patto di aver frequentato con profitto tutta la scuola dell’obbligo.

"Il testo è una provocazione rispetto a degli istituti che in Italia ci sono già. Con la nostra proposta volevamo allargare le opportunità di ottenere la cittadinanza italiana, con questo testo le opportunità si restringono anche per quelli che nascono in Italia" commenta il vicepresidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Roberto Zaccaria.

"Confrontando questa proposta con quella degli altri paesi europei emerge con chiarezza che la nostra legislazione sulla cittadinanza diverrà la peggiore. Il testo Bertolini – continua Zaccaria – è un arretramento anche rispetto alla normativa vigente, è un giro di vite che dimostra l’impossibilita’ di arrivare ad una proposta condivisa. Sul piano politico è la dimostrazione che la maggioranza e’ ormai piegata sulle posizioni xenofobe della Lega".

EP

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