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Rifugiati e richiedenti asilo. Migrantes: “Italia poco credibile sull’accoglienza”

"La solidarietà non basta, servono una legge organica, un piano strutturato, meno burocrazia e più posti in accoglienza. A Lampedusa le strutture sono inadeguate"

Citta' del Vaticano – 29 ottobre 2013 – ''Servono azioni puntuali per far crescere la credibilita' dell'Italia sull'accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati''.

Così monsignor Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes della Cei. In una nota, Perego definisce le conclusioni dell'ultimo Consiglio d'Europa  ''un primo passo importante in ordine alla crescita della comune consapevolezza su un tema che deve diventare espressione concreta dell'Europa sociale e solidale, anche se un passo solo iniziale''.

Malgrado i successi raggiunti e, soprattutto, gli impegni assunti, sottolinea ancora Migrantes, ''la credibilita' dell'Italia sarebbe stata maggiore in sede europea se, oltre alla solidarieta' dimostrata di fronte a un flusso straordinario di migranti, ci fossimo presentati con una legge organica e un piano strutturato di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati, con una burocrazia meno pesante, con un numero di accoglienze di richiedenti asilo e rifugiati superiore. Oggi l'Italia ha dato accoglienza a 65.000 rifugiati contro i 600.000 della Germania ed e' al sesto posto per accoglienze in Europa e al dodicesimo posto iin relazione alle accoglienze proporzionate con gli abitanti". 

Secondo Perego servirebbe anche un "progetto nuovo sull'isola di Lampedusa, dove oggi esiste un Centro di Accoglienza ancora in gran parte abbandonato all'incuria e non ospitale, a rischio di alluvione, e strutture inadeguate di accoglienza soprattutto per minori e famiglie''.

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