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Rifugiati e sfollati. Unhcr: “Sempre più persone in fuga nel mondo”

Il rapporto Mid-Year Trends 2014. “I costi economici, sociali e umani sono sostenuti soprattutto dalle comunità povere, coloro che possono permetterselo di meno"

Roma 8 gennaio 2015 – Nei primi sei mesi del 2014, altre 5,5 milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case, facendo registrare un ulteriore aumento delle persone in fuga dalle guerre che infuriano nel mondo, a cominciare da Medio Oriente e Africa . Uomini, donne e bambini sono in parte (1,4 milioni) fuggiti all'estero, divenendo rifugiati, ma per lo più si sono spostati, come sfollati, in altre zone all'interno dei loro Paesi.

A contarli è il nuovo rapporto Mid-Year Trends 2014 dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).

I siriani, per la prima volta, sono diventati la più grande popolazione di rifugiati sotto il mandato dell'UNHCR (i palestinesi nel Medio Oriente sono infatti sotto il mandato dell’UNRWA), superando gli afghani, che avevano tenuto quella posizione per più di tre decenni. I rifugiati siriani, oltre 3 milioni a giugno 2014, rappresentano ora il 23% di tutti i rifugiati che sono assistiti dall’UNHCR in tutto il mondo. Nonostante siano scesi in seconda posizione, i 2,7 milioni di rifugiati afghani nel mondo rimangono la più grande popolazione di rifugiati di lunga data di cui si occupa l’UNHCR (l'Agenzia definisce una "situazione di rifugiato di lunga data", quando sussiste da almeno cinque anni).

Dopo Siria e Afghanistan, i principali paesi di origine dei rifugiati sono Somalia (1,1 milioni), Sudan (670.000), Sud Sudan (509.000), la Repubblica Democratica del Congo (493.000), Myanmar (480.000) e Iraq (426 mila).

Il Pakistan, che ospita 1,6 milioni di rifugiati afghani, rimane il maggiore paese ospitante in termini assoluti. Altri paesi con una popolazione di rifugiati numerosa sono Libano (1,1 milioni), Iran (982.000), Turchia (824.000), Giordania (737.000), Etiopia (588.000), Kenya (537.000) e Chad (455.000).

Facendo un confronto tra il numero di rifugiati e la popolazione di un paese o la sua economia, il rapporto dell’UNHCR contestualizza il contributo dei paesi ospitanti: in proporzione alla propria popolazione ad esempio, il Libano e la Giordania ospitano il maggior numero di rifugiati, mentre in proporzione all’economia gli oneri sostenuti dall’Etiopia e dal Pakistan sono i maggiori.

A metà anno, sono diventati 13 milioni i rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR, il numero più elevato dal 1996, mentre il totale degli sfollati interni protetti o assistiti dall’Agenzia ha raggiunto il nuovo record di 26 milioni. Dal momento che l’UNHCR assiste gli sfollati interni solo nei paesi dove il governo richiede l’intervento dell’Agenzia, la cifra non include tutte le persone in questa situazione a livello mondiale.

“Fintanto che la comunità internazionale continuerà a fallire i tentativi di trovare soluzioni politiche ai conflitti esistenti e di prevenirne di nuovi, noi ci troveremo ad avere a che fare con le drammatiche conseguenze umanitarie” ha affermato l’Alto Commissario ONU per i Rifugiati António Guterres. “I costi economici, sociali e umani di assistere i rifugiati e gli sfollati interni sono sostenuti soprattutto dalle comunità povere, coloro che possono permetterselo di meno. E’ un dovere incrementare la solidarietà internazionale se vogliamo evitare il rischio che sempre più persone vulnerabili vengano lasciate senza un adeguato sostegno”.

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Il rapporto completo
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