Il presidente della Camera: “Nuovi interventi in vista del Sistema Europeo Comune
Roma – 31 maggio 2012 – Con profughi e rifugiati l’Italia ”ha dimostrato capacita’ di accoglienza me a’ altrettanto vero che ora occorre un salto di qualita’ che presuppone un intervento di tipo normativo, un quadro legislativo chiaro ed organico”.
Lo ha detto ieri il presidente della Camera, Gianfranco Fini, presentando a Montecitorio il volume di Nadan Petrovic, ”Rifugiati, profughi, sfollati. Breve storia del diritto d’asilo in Italia dalla Costituzione ad oggi”.
Secondo Fini, bisogna mettere mano a ”un impianto legislativo fragile”, una “necessità resa ancora piu’ evidente dalle scadenze europee”. I nuovi ”interventi vanno varati anche nell’ottica dell’imminente attuazione del Sistema Europeo Comune di Asilo per garantire uno standard comune di accoglienza nel territorio europeo”.
Inoltre, osserva il presidente della Camera ”e’ evidente che accanto al dovere di garantire ai sensi della Costituzione un’accoglienza degna di tale nome la questione che non puo’ piu’ sfuggire e’ quella relativa alle difficolta’ che si incontrano nella fase successiva, quella dell’effettiva integrazione” dei rifugiati.Questo mentre l’articolo 34 della Convenzione di Ginevra ”dice in modo esplicito che il riconoscimento dello stato di rifugiato comprende anche l’assimilazione e la naturalizzazione”.
“E’ evidente che su questa questione le opinioni possono essere diverse ma anche che non ci si puo’ limitare all’accoglienza e poi omettere le politiche di integrazione” sottolinea Fini, secondo cui il tema tocca anche la legge sulla cittadinanza. ”Questa – conclude – e’ una questione che non potra’ essere elusa ancora per molto tempo, soprattutto se si considera che tra rifugiati e’ in rapida crescita il numero dei minori”.