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Rifugiati oggi. Tra noi. E’ attuale la protezione? 18 gennaio a Milano: Asylum- mostra fotografica e Dibattito. (Milano, 18 gennaio – 1 febbraio 2012)

Sono passati 60 anni da quando è nata la Convenzione di Ginevra, il più importante strumento di tutela per rifugiati creato per rispondere alle drammatiche conseguenze delle diaspore provocate dalla seconda guerra mondiale. Dopo decenni, in contesti storici e geopolitici completamente diversi le necessità di protezione non sono variate, anzi. Le persone costrette alla fuga in tutto il mondo sono più di 43 milioni, rifugiati e sfollati. Sono persone in pericolo, che fuggono dal proprio Paese a causa della loro religione, della loro etnia, della loro nazionalità, delle loro opinioni politiche, dell’appartenenza a un gruppo sociale.

E quali risposte stiamo dando a chi fugge da guerre, persecuzioni, violenze? A chi è costretto ad abbandonare il proprio paese, la propria famiglia? Quello che trovano è accoglienza? E’ vera protezione?

Per accendere l’attenzione su questo tema la Fondazione ISMU e il Consiglio Italiano per i Rifugiati col sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri presentano ASYLUM – Mostra Fotografica di Francesca Mancini dal 18 gennaio – 1 febbraio 2012 presso la Regione Lombardia  – Spazio Nucleo 3 – Piazza Città di Lombardia, 1. La mostra verrà aperta il 18 gennaio alle ore 14.30.

Ad introdurre la mostra il Dibattito  Rifugiati, 60 anni di protezione. Ancora reale? mercoledì 18 gennaio alle ore 11.30 – 13.30 presso la Sala Pirelli – Regione Lombardia Via Fabio Filzi, 22 Milano. 

L’iniziativa ha il Patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Milano.

Asylum

Mostra fotografica

Questa è la storia di un giovane di vent’anni.

Questa è la storia di un uomo di trenta.
Questa è la storia di un ragazzino.

Questa è la storia di chi, per necessità o scelta, è costretto a scontrarsi con un “sistema” e a pagarne le conseguenze.

Con la fuga.

Lascia tutto. Famiglia, casa, fidanzate, spesso lascia moglie e figli, a volte un buon lavoro e qualche soldo. E il profumo e i colori della suia terra, quelli li lascia per sempre.

Lascia tutto, altrimenti lo ammazzano.

E’ iracheno, eritreo, nigeriano.

Oppure somalo, afgano, curdo…

Gli hanno detto che il dio in cui crede non è quello giusto.
che la terra, da dove sempre vive la sua gente, non gli appartiene.

Gli hanno ordinato di uccidere per una causa, quale che sia.

Così scappa.

Convinto che la sua vita valga qualcosa di più. Consapevole della propria giovinezza e di poter fare, di voler fare qualsiasi cosa: qualsiasi lavoro, anche il più umile, per avere un’altra chance, un nuovo futuro, non importa dove.

Arriva in Italia per dimenticare.

La sola e unica cosa che cerca è un nuovo “sistema”.

Per provare as essere solo ciò che è, un giovane di vent’anni, un uomo di trenata, un ragazzino.

Francesca Mancini

Il progetto Asylum nasce nel maggio del 2009 in seguito all’accordo tra l’Italia e la Libia per il controllo del flusso migratorio e i conseguenti rimpatri forzati in violazione della  Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati.

Il lavoro racconta le condizioni di estrema precarietà e abbandono in cui versano i rifugiati riusciti a giungere in Italia, attraverso le immagini scattate nei centri di accoglienza, nei palazzi ghetto, nelle periferie, sulla strada.

La tecnica e il linguaggio fotografico utilizzato in questa parte del progetto vogliono insieme proteggere l’identità dei soggetti ritratti ed evocare la loro condizione invisibilità  nella società che dovrebbe accoglierli.

Asylum è un progetto multimediale, realizzato con riprese fotografiche e audio. 

La mostra comprende 22 foto e un in motion. 

Francesca Mancini

Francesca Mancini è nata a Roma nel 1974. le sue foto sono state pubblicate da giornali nazionali e internazionali, tra cui Le Monde Magazine, Newsweek Japan, The Independent, Vanity Fair, Epsilon, internazionale, IL, L’espresso, Panorama, ventiquattro. I suoi lavori sono stati esposti alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, al Wanderbilt Hall di New York e premiati da MILK Photo Contest, Photo, Premio giornalistico Enzo Baldoni, Festival Atri per il reportage e Anthopographia.

Rifugiati, 60 anni di protezione. Ancora reale?

Dibattito

Obiettivo del dibattito è indagare il reale significato della Convenzione di Ginevra e la sua declinazione nella dimensione contemporanea, e ruoterà intorno ai concetti di attualità, necessità e rispetto di questo fondamentale strumento. Vuole essere un momento di riflessione sulla sfida della protezione dei rifugiati che oggi, come 60 anni fa, continua a essere una delle grandi sfide del nostro tempo.

Al dibattito partecipano

Paolo Lambruschi, Avvenire, a moderare i lavori
Giulio Boscagli Assessore alla Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale della Regione Lombardia
Massimo Pagani, Assessore alle Politiche sociali della Provincia di Milano
Pierfrancesco Majorino Assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano
Francesca Paltenghi, in rappresentanza dell’UNHCR
Alessia Di Pascale, in rappresentanza dell’ISMU
Savino Pezzotta, Presidente del Consiglio Italiano per i Rifugiati
Christopher Hein, Direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati
Don Roberto Davanzo, Direttore Caritas Ambrosiana
Per ragioni di spazio si prega di confermare la presenza al dibattito.

Ufficio stampa

Consiglio Italiano per i rifugiati

Valeria Carlini +39 06 69 200 114 int 216 – 320 81 87 167 – carlini@cir-onlus.org

Yasmine Mittendorff +39 06 69 200 114 int 232 – mittendorff@cir-onlus.org

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