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Rimesse. Ifad: “Promuovono lo sviluppo, ridurre i costi”

Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo: I risparmi degli immigrati superano gli aiuti internazionali. Il 20% può essere reinvestito" A Bangkok il Forum Globale sulle Rimesse 2013

Roma – 20 maggio 2013 –  Creare sviluppo dai risparmi inviati in patria alle famiglie dai 200 milioni di migranti nel mondo.

Questo il tema al centro del Forum Globale sulle Rimesse 2013, organizzato a Bangkok dal 20 al 23 maggio dall'Ifad (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo), la Banca Mondiale e l'International Association of Money Transfer Networks. Nel 2012, piu' di 60 milioni di lavoratori provenienti dal continente asiatico, pari a un terzo dei migranti originari dei Paesi in via di sviluppo, hanno spedito a casa piu' di 260 miliardi di dollari, un flusso incredibile di denaro, maggiore di quello investito in aiuti verso le stesse aree.

L'obiettivo e' "incanalare una piccola parte di questa somma nello sviluppo, reinvestendola nel settore agricolo", ha spiegato qualche giorno fa Kevin Cleaver, vice presidente aggiunto dell'Ifad, in un incontro con i giornalisti a Roma. "Si calcola che il 75-80% dei soldi inviati venga usato dalle famiglie per spese di prima necessita', dal cibo alla casa ai servizi basilari, ma il restante 15-20% potrebbe essere reinvestito".

Tra gli ostacoli maggiori, il costo del trasferimento del denaro, rispetto al quale si puo' agire "incoraggiando gli intermediari a essere piu' efficienti e promuovendo la competitivita'". Un ruolo importante potrebbero giocarlo "gli uffici postali", ha suggerito Pedro De Vasconcelos, coordinatore del programma rimesse dell'Ifad, sottolineando che una fetta consistente delle rimesse viene inviata in zone rurali dove i costi di trasferimento sono piu' alti e maggiori sono le difficolta' logistiche per le famiglie degli emigrati di raggiungere i centri per ritirare i contanti.

"Noi non controlliamo i soldi", ha sottolineato Cleaver, ma l'attivita' dell'Ifad si concentra sulla ricerca di "opportunita' di investimento", mettendo in contatto i destinatari delle rimesse e le istituzioni finanziarie. "Fondamentale – ha aggiunto – e' il sostegno del governo", le cui politiche incidono in maniera determinante. Da qui, l'importanza del forum durante il quale si discutera' di come il singolo esempio che funziona possa diventare un modello riproducibile su larga scala, coinvolgendo governi, societa' civile e settore privato.

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