Bruxelles – 9 dicembre 2013 – Bisogna accelerare l’integrazione dei rom in Europa, colmando il divario che li divide dal resto della popolazione.
È l’impegno preso oggi a Bruxelles dai ministri del lavoro e delle politiche sociali dei 28 stati membri dell’Ue, che hanno adottato una raccomandazione della Commissione Europea sulle "misure efficaci" che vanno in questa direzione. Si tratta, spiega una nota della Commissione,del primo strumento giuridico dell’UE in assoluto per l’inclusione dei Rom.
La raccomandazione si concentra su quattro settori: istruzione, occupazione, salute e casa. Si va quindi da interventi contro la dispersione scolastica a quelli di formazione professionale, passando per piani di assistenza sanitaria o misure per l’accesso all’edilizia popolare. Gli Stati membri sono chiamati ad utilizzare fondi dell’UE, ma anche fondi nazionali e a puntare anche sul terzo settore.
Nel testo, spiega Bruxelles, si forniscono anche “orientamenti agli Stati membri per quanto riguarda le politiche trasversali di integrazione dei Rom. Ad esempio garantire che le strategie siano locali, far rispettare le norme antidiscriminazione, seguire un approccio orientato agli investimenti sociali, proteggere minori e donne Rom e combattere la povertà”.
“L’accordo odierno dimostra che gli Stati membri sono fermamente intenzionati ad affrontare con determinazione il problema dell’integrazione dei Rom. I ministri hanno espresso l’impegno unanime a migliorare concretamente la situazione delle comunità Rom”, ha commentato la vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reding.
“Ora che gli Stati membri dispongono degli strumenti fondamentali per l’integrazione dei Rom, è importante passare dalle parole ai fatti. Non esiteremo a ricordare ai paesi dell’UE gli impegni assunti e ci accerteremo – avverte la commissaria – che li rispettino”.
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Council recommendation on effective Roma integration measures in the member states