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Rom. Scontro al vertice Ue

Sarkozy contro Barroso: “Non accettiamo insulti. Smantelleremo i campi illegali”

Bruxelles – 16 settembre 2010 – "Lasciamoci alle spalle  questa storia e cerchiamo di lavorare, perché questo è il modo  migliore di affrontare queste questioni, bisogna evitare retorica  inutile che non fa bene a nessuno". E’ cosi’ che durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo il presidente della  Commissione europea Jose’ Manuel Durao Barroso ha reagito dopo lo scontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy sulla questione  delle espulsioni dei rom.

Barroso non ha però fatto marcia indietro  sulle affermazioni di ieri, in cui ha sostenuto che la posizione della commissaria alla Giustizia Viviane Reding sulle espulsioni dei rom e’  quella dell’intera Commissione, tranne per quanto riguarda il  paragone, "esagerato", fatto dalla commissaria con quanto avvenuto  durante la Seconda guerra mondiale.

 "Su questo problema, ribadisco la mia posizione espressa ieri in una chiara dichiarazione", ha affermato Barroso a Bruxelles, che ha  aggiunto che "la Commissione svolge il ruolo di guardiana dei Trattati europei e deve fare rispettare la legislazione Ue". A questo  proposito, ha ribadito con veemenza il presidente dell’esecutivo Ue,  "il rispetto della dignita’ umana e’ un valore sacro".

"E’ vero che qualcuno ha esagerato con certi commenti e la  stessa commissaria Reding lo ha ammesso ieri, ma e’ anche vero che la  Commissione potrebbe lamentarsi allo stesso modo per un certo tipo di  retorica utilizzata nei suoi confronti", ha tuonato Barroso. Ora,  pero’, ha concluso il presidente della Commissione, e’ il momento per  tutti di "mettersi al lavoro" e porre cosi’ fine alle polemiche.

Lo scontro con Sarkozy
Oggi, durante il pranzo dei capi di Stato e di governo dell’Ue, c’è stato uno scambio molto violento tra il presidente della Commissione e il presidente francese Nicosa Sarkozy, furibondo per gli attacchi al sul governo da parte della commissaria alla Giustizia Viviane Reding.

Sarkozy, secondo fonti diplomatiche europee, sarebbe riuscito ad ottenere una dichiarazione di principio dei 27 paesi Ue sulla questione dei rom.  Questa reciterebbe che "Ogni stato membro ha il diritto di fare rispettare le leggi nazionali e di difendere il suo territorio", e che "la Commissione europea ha ildiritto dovere di fare rispettare e di verificare l’applicazione della legislazione europea".

Allo stesso tempo, "le relazioni tra gli stati membri e la Commissione devono essere di reciproco rispetto" e la "Commissione europea dissente sul paragone fatto dalla commissaria alla giustizia e cittadinanza Viviane Reding" tra le esplusioni dei rom effettuate da Parigi e le deportazioni compiute durante la Secondaguerra mondiale, per cui la stessa Reding si era comunque gia’ scusata ieri sera.

"Io sono il presidente francese e non posso permettere che il mio Paese sia insultato" ha tuonato Sarkozy in una conferenza stampa al termine del vertice. Ribadendo che il suo governo continuerà a smantellare “tutti i campi illegali”.

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