Un incendio si è sviluppato in una baraccopoli in via Appia Nuova. Alemanno: "Chiederò 30 milioni di euro al Governo per completare piano nomadi"
Roma, 7 febbraio 2011 – Un incendio si è sviluppato ieri sera intorno alle 20.30 in una baraccopoli in via Appia Nuova a Roma, nei pressi del Golf Club. All’interno di un’unica baracca sono stati trovati i corpi di 4 bambini tra i 3 e i 5 anni, semicarbonizzati.
Immediate le reazioni. ”E’ una tragedia terrificante la morte dei quattro bambini Rom – commenta il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli -. Mi chiedo e chiedo se in un paese civile possano accadere cose simili. E’ difficile sostenere che quanto accaduto sia frutto di una disgrazia. Troppi bimbi Rom sono morti a causa dell’irresponsabilità degli adulti e la latitanza delle istituzioni".
Intanto il campo rom è stato smantellato questa mattina dagli agenti della polizia municipale e gli abitanti, circa 40 persone, sono stati portati in una struttura di accoglienza del Comune.
Sull’accaduto si è espresso anche il sindaco Gianni Alemanno che al termine di un vertice in Prefettura ha promesso di chiedere al Governo "30 milioni di euro per completare il piano nomadi. Per fronteggiare questa emergenza – prosegue il Sindaco – chiederemo anche al Ministero della Difesa delle strutture, ad esempio ci sono delle caserme dismesse che potranno essere utilizzate".
Per Alemanno parte delle responsabilità sono da attribuire alle lentezze burocratiche che "hanno rallentato la realizzazione di campi regolari, sicuri e autorizzati. Chiamerò il governo e chiederò, urlando, poteri speciali per il prefetto, perché si possa realizzare il nostro piano".
Inoltre il Sindaco ha anche anticipato che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso la volontà di incontrare i genitori delle giovani vittime morte nell’incendio di ieri sera.
Critico invece il vicepresidente del Senato Vannino Chiti (PD) : "Il Piano Nomadi tanto propagandato, soprattutto in campagna elettorale, si è rivelato inadeguato, sia dal punto di vista dell’integrazione che da quello della sicurezza."