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Roma, sei nuovi sportelli per la residenza

Il Comune prova a ridurre di disagi di comunitari ed extraue. In via Petroselli, e non serve l’ appuntamento Roma – 2 agosto 2010 – Sei nuovi sportelli per accettare le domande di residenza di cittadini comunitari ed extraue, con una task force all’ opera per smaltire l’ arretrato.

Sono le contromisure adottate dal comune di Roma per far fronte ai disagi registrati in alcuni municipi della Capitale. Nel diciannovesimo municipio, ad esempio, per chiedere la residenza bisogna prima prenotare un appuntamento  e chi lo fa oggi verrà ricevuto solo a novembre: fino ad allora non avrà in mano nemmeno una ricevuta.

Da stamattina, gli immigrati che vivono nei municipi più congestionati potranno andare direttamente all’anagrafe centrale, in via Petroselli 50, dove sono stati attivati sei nuovi sportelli, aperti dal pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30, il giovedì dalle 8:30 alle 17:00. 

 “La situazione riguardante l’anagrafe di alcuni Municipi è di una gravità assoluta. Una situazione che Roma non può tollerare. Una Capitale di livello internazionale come la nostra città non può permettersi di trattare in questo modo gli immigrati, in particolare i comunitari che godono degli stessi diritti e doveri degli italiani” ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Negli sportelli di via Petroselli, ha annunciato Alemanno, “le domande saranno acquisite a vista, senza appuntamento, con la verifica immediata dei requisiti per l’ammissibilità dell’istanza. In questo modo sarà possibile acquisire oltre 200 pratiche settimanali, che corrispondono, ad esempio, a circa 10 volte la potenzialità ricettiva nel 2010 del Municipio XVIII”.

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