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Roma: sgominata banda che produceva falsi permessi di soggiorno

Fino a 1500 euro per un permesso e 100 per una carta d’identità falsa Roma, 8 maggio 2010 – I finanzieri del comando provinciale di Roma della Guardia di Finanza hanno arrestato un cittadino marocchino di anni 50, sospettato di aver prodotto documenti falsi e favorito la permanenza illegale sul territorio italiano di alcuni suoi connazionali, già noti alle forze dell’ordine per gravi reati.

Le indagini, durate circa un mese, hanno fatto emergere l’esistenza di una organizzazione criminale, operante in Italia, in grado di riprodurre ogni genere di documento falso al fine di consentire a cittadini extracomunitari, anche con precedenti penali, la permanenza sul territorio europeo e nordafricano avvalendosi di molteplici identita’ di copertura.

Il luogo dove il marocchino operava si presentava all’esterno come un normale box auto, con la particolarità di essere sorvegliato da diverse telecamere in grado di rilevare movimenti sospetti e molteplici cancellate e porte blindate per garantire la segretezza del posto. L’irruzione operata dalle Fiamme Gialle ha permesso di sequestrare diversi documenti d’identita’ in bianco quali patenti, carte d’identita’ e passaporti, centinaia di documenti fotocopiati utilizzati quali campioni da cui attingere dati ed informazioni, documentazione intestata a diversi uffici pubblici nazionali e manoscritti in lingua araba.

"L’arresto – sottolinea un comunicato della Guardia di finanza – si inserisce in una articolata attivita’ d’indagine coordinata dal pm Antonio Calaresu e condotta dai militari del 1° gruppo Roma, in collaborazione con le Fiamme Gialle milanesi". Le indagini hanno inoltre permesso di identificare altre otto persone, segnalate per associazione per delinquere, in grado di fornire a quest’ultimo potenziali ‘clienti’. Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini hanno consentito di delineare con esattezza il tariffario che l’organizzazione utilizzava, pari a 100-150 euro per le carte di identita’ a seconda se prodotte con una numerazione di serie reale o inesistente; e 1.000-1.500 euro per i permessi di soggiorno.

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